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Un monologo in sedici scene, tra parole e musica, per circa cinquanta minuti di interpretazione scenica di grande intensità emotiva. “La storia di Slavoj Slavik”, liberamente ispirata al romanzo “Una stagione a Siena” di Mario La Cava, ha conquistato il numeroso pubblico che, sabato scorso, ha assistito alla prima assoluta a Bovalino (RC).
Protagonisti, tre artisti d’eccellenza: l’attore Enzo dè Liguoro, il musicista e cantante Paolo Sofia, e il musicista Vito Romeo. La voce fuori campo è di Giacomo Battaglia. Sono loro a dare vita a uno dei più bei scritti di Mario La Cava, grazie all’adattamento testi curato dal “Caffè letterario M. La Cava” e dall’associazione culturale “Amici delle Muse” e al supporto tecnico del “Gruppo Spontaneo”. In una scenografia essenziale che riporta agli anni Trenta del secolo scorso, Slavoj (interpretato da Dè Liguoro) racconta e si racconta ripercorrendo gli anni dell’Università a Siena con lo scrittore calabrese, il successivo impegno antifascista, fino al drammatico epilogo.
Canzoni immortali come “Parlami d’amore Mariù”, “Ave Maria” e “Bella ciao” si alternano a brani originali, firmati da Sofia e Romeo, mentre sullo schermo scorrono immagini d’epoca.
«Abbiamo lavorato alla storia e al testo con un approccio sperimentale e con l’intento di creare un’interazione forte tra la letteratura e la musica – hanno spiegato i tre artisti in scena (qui nelle foto di Anna Fiorenza) – Si tratta ancora di un work in progress che, a breve, sarà affidato alla guida sapiente di un regista, affinché raggiunga la compiutezza artistica per cui stiamo lavorando da mesi».
L’evento, organizzato dall’associazione letteraria “Mario La Cava”, in collaborazione con la Pro Loco di Bovalino, è stato ospitato nell’Auditorium del liceo scientifico “F. La Cava”.
«Su Slavoj Slavik e il suo impegno per i diritti civili, La Cava aveva continuato a fare ricerche avendo in animo di farne un libro – ha spiegato il presidente del Caffè letterario Domenico Calabria – la cosa poi non si è concretizzata, ma ciò che La Cava ha scritto su di lui meritava oggi di essere ripreso, e si è pensato di farlo attraverso la formula del palcoscenico».
«Abbiamo abbracciato il progetto su Mario La Cava con entusiasmo – ha detto il presidente della Pro Loco Agostino Cucuzza -. E’ nostra intenzione, infatti, riscoprire e valorizzare la ricchezza culturale del nostro territorio e i grandi personaggi, come La Cava, che le danno lustro».
«E’ per noi un vero piacere poter ospitare nel nostro istituto questa importante manifestazione – ha sottolineato la dirigente scolastica Caterina Autelitano -. La cultura rappresenta l’unica possibilità di riscatto per il nostro territorio, e su questo deve convergere l’impegno di tutti noi».
Recentissima è la pubblicazione, a cura della Rubbettino, di “Lettere dal mondo”, il ricco scambio epistolare tra Mario La Cava e Leonardo Sciascia, in questi giorni in distribuzione nazionale.
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