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di Domenica Bumbaca
“Qual è il beneficio di un altro corso Oss finanziato, se solo nella Locride, oltre 200 persone, nel 2009 hanno seguito il corso per ottenere la qualifica di operatori socio sanitari presso la struttura ospedaliera locrese (ex Asl9) e in centri convenzionati esterni, e adesso sono a casa, ancora in attesa di essere chiamati?”
Un interrogazione che molti corsisti, oggi operatori sanitari in cerca di un lavoro, pongono al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, dopo la presentazione dell’Avviso pubblico della regione Calabria sui progetti per percorsi formativi rivolti a disoccupati e inoccupati per l’ottenimento della qualifica di operatore socio Sanitario. “Il bando, finanziato dai fondi Por – si legge nella nota del preavviso- riguarderà 520 giovani calabresi (140 per Cosenza, 120 per Reggio Calabria, 100 per Catanzaro, 80 per Vibo Valentia e 80 per Crotone)”.
Fin qui la notizia potrebbe risultare di buon auspicio per l’incremento dell’occupazione e per il rafforzamento del sistema sanitario che potrà usufruire di personale specializzato. Ma, a parere di molti uomini e donne, che nel 2009 hanno seguito il corso, questo progetto sarebbe, in questo periodo di elezioni- solo un “contentino” per qualcuno. «Quando abbiamo partecipato al corso di formazione, due anni fa- chiosano alcuni- era stato garantito da altri il posto di lavoro, proprio come , oggi, Scopelliti ha detto nel presentare questo nuovo intervento del 2011».
Si legge infatti in una nota: “Per la prima volta questo bando si rivolge alla fascia dei disoccupati e ad un settore, come quello sanitario, che sta attraversando un momento molto difficile. Gli enti di formazione che si aggiudicheranno questi bandi, poi, dovranno sottoscrivere un accordo con gli enti privati affinché almeno il 30% dei corsisti dovrà essere assunto a fine corso. In più, per il primo anno di assunzione, sarà la stessa Regione ad occuparsi di coprire il 50% dei contributi da versare per il lavoratore”.
Non sono convincenti nemmeno le parole dell’assessore al lavoro Stillitani che ha affermato: “La rivoluzione di questo bando sta nel fatto che non si crea un nuovo corso di formazione fine a se stesso, ma si crea il vero incrocio tra domanda e offerta, che è alla base di una buona riuscita di un rapporto di lavoro concreto”. Si va a colmare la richiesta di una figura come l’Oss, che è prevista da dieci anni, ma che in Calabria non ha mai visto l’attivazione di appositi corsi, con la conseguenza che fino ad ora i giovani erano costretti a spostarsi al di fuori della regione per ottenere tale qualifica”.
«Niente di più sbagliato- replicano gli Oss- perché i corsi sono stati attivati anche nel 2009 ma senza un futuro. Eppure – continuano- oggi, più che mai, l’ospedale di Locri avrebbe bisogno di queste figure vista la carenza di personale». «Perché non sono stati impiegati i fondi per le assunzioni di Oss già formati e in stand by- domandano alcuni ex corsisti? E ancora «Che sarà di noi? Una volta formati questi nuovi operatori, noi cadremo nel dimenticatoio?
Si creeranno altre figure ma del bando di concorso promesso nel 2009 nessuno ha saputo più nulla. E adesso, che spunta un altro corso sovvenzionato, chi risponderà a chi in precedenza è divenuto Oss». «E’ solo un’illusione – questo è per loro il progetto Scopelliti – in un periodo di tornata elettorale che alla fine accrescerà solo il tasso di disoccupazione: più Oss e meno lavoro per tutti.
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