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Presto a casa due eccezionali opere d’arte, l’arazzo di Gerace e la pala d’altare del Battistello, grazie all’intermediazione della Provincia, che ha organizzato un incontro tra i rappresentanti del Fai regionale, della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici della Calabria, della Diocesi di Locri-Gerace, del comune di Stilo e della Presidenza del Consiglio Regionale, per l’avvio degli interventi previsti dalle convenzioni firmate dai suddetti enti lo scorso 12 Dicembre 2012.
L’arazzo di Gerace, capolavoro fiammingo di Jan Leyniers, proveniente dal Palazzo Arcivescovile, dopo il restauro di cui è stato oggetto, è attualmente custodito presso la Galleria Nazionale – Palazzo Arnone di Cosenza, e, in attesa di ritornare presso il Palazzo Arcivescovile e il Museo Diocesano di Gerace in restauro, sarà quindi esposto presso Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria.
La secentesca pala d’altare “Il Paradiso”, ultima opera caravaggesca di Giovanni Battista Caracciolo detto il Battistello, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria d’Ognissanti di Stilo e attualmente custodita presso i locali della Soprintendenza BSAE della Calabria a Cosenza, in attesa di far ritorno alla Chiesa Matrice, in restauro, verrà tradotta presso la Chiesa di San Domenico di Stilo. Qui la pala affronterà il necessario intervento di recupero all’interno di un laboratorio in forma di “cantiere aperto”, la cui richiesta di finanziamento la Soprintendenza ha avanzato nell’ambito dei Fondi Lotto.
Come sancito dalle convenzioni, le spese di trasporto e di assicurazione delle opere, la verifica dei sistemi antintrusione e di climatizzazione degli ambienti destinati ad ospitarle saranno invece a carico dell’Amministrazione Provinciale; ragion per cui la prossima settimana l’Assessore alle Politiche e Pianificazione Culturale- Beni Culturali- Difesa della Legalità, Eduardo Lamberti Castronuovo, e l’Assessore alla Valorizzazione e Tutela dei Borghi Storici, Mario Candido, presenteranno in Giunta delibere congiunte per il sostenimento delle spese ad essa competenti.
Le due inestimabili opere, espressione dell’alto livello artistico e della complessità dei rapporti culturali intrattenuti dalla nobiltà e dal clero calabresi, saranno così finalmente restituiti alla loro provincia di appartenenza, resi fruibili e valorizzati attraverso una serie di iniziative volte a diffondernet la conoscenza.
All’incontro promosso dagli assessori provinciali hanno preso parte Annalia Paravati, Presidente Fai Regione Calabria, Salvatore Patania, in rappresentanza della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, Giacomo Oliva, Direttore del Museo Diocesano e delegato dell’Arcivescovo di Locri-Gerace.
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