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Talya, giovanissima cantautrice bovese, salirà uno dei palchi della interessante manifestazione del Settembre rendese prevista a Rende dal 12 al 25 settembre e giunta alla quinta edizione,
Grinta, simpatia e talento costituiscono il biglietto da visita di Talya. Alle spalle tanto impegno – parola che ricorre spesso nel suo vocabolario – e un presente fatto di giornate piene musica e progetti.
Domenica 16 settembre l’attesissima esibizione della cantautrice, nello spazio dedicato alle band emergenti, nell’ambito della kermesse “NonFermArti social music”.
Per i lettori di ‘Nta Calabria un’intervista esclusiva di Talya.
Allora Talya, come ti senti alla vigilia della tua esibizione al Settembre Rendese?
Benissimo direi! Carica e entusiasta, ma sopratutto felice del fatto che il pubblico fatto di amici, amici di amici, familiari e conoscenti abbia creduto in me e abbiano votato il mio brano, impegnandosi duramente per farmi raggiungere l’obiettivo.
La rassegna “NonFermArti social music” ha un interessante sottotitolo: 24 ore di insonnia creativa.
Qual è il momento della giornata che ritieni più creativo per comporre la tua musica?
Non c’è un momento della giornata in particolare, le idee creative vanno così: scoppiano quando meno te lo aspetti e tu devi stare lì, a loro completa disposizone, interrompere tutto ciò che stai facendo per scrivere o registrare (anche sul cellulare, come spesso capita a me!) quell’assordante motivetto che ti ronza nelle orecchie e che, se non lo afferri con le unghie, potrebbe sfuggire via e non tornare mai più! E’ un dono divino secondo me, non so dare altre spiegazioni!
Qualche battuta sulla tua canzone, “Esco”. Raccontaci come è nata, a cominciare dal titolo. Da cosa vorrebbe uscire una giovane cantautrice come te?
La canzone nasce qualche tempo fa, quando sono letteralmente uscita “fuori dal guscio”, come recita il brano. Ero in una condizione in cui non mi piacevo, come capita a molti giovani della mia età,. Avevo quasi una crisi d’identità: ero esattamente quello che gli altri volevano che io fossi, ma in fondo sapevo che dentro c’era un’altra me pronta a stupire tutti con effetti speciali, sorrisi, simpatia e tanta musica. Ho cominciato a scrivere, o meglio ricominciato, perché io scrivo da quando avevo 8 anni testi di canzoni e spesso ne inventavo le melodie. Ho cominciato di getto a buttare giù qualche rima, aiutata da gente più preparata di me in composizione musicale. Così imparo molto e apprendo per poi non arrossire più di fronte a qualche brano scritto da me, del quale prima quasi mi vergognavo e spesso lo tenevo nascosto perché credevo non fosse “arte” ma qualche schizzo nascosto nel diario segreto di una ragazza che sì, cantava bene ma non era in grado di scrivere…sopratutto canzoni! Così sono uscita allo scoperto, ed eccomi qui, sono proprio io!
Quanto conta per la tua musica e per la tua crescita l’ambiente in cui vivi?
Prima pensavo che andare via avrebbe sicuramente giovato alla mia carriera. Ora, con crisi economiche e altre situazioni scomode in cui si trova l’Italia, non credo sia il caso di muoversi, anche perché la musica arriva al cuore delle persone e può arrivare ovunque, anche attraverso media e social network. Spostarsi per concerti e attività musicale non costa nulla, anzi è molto bello, ma è altrettanto bello stare in un posto magnifico come il nostro, con la famiglia e la gente che conta davvero nella nostra vita. La Calabria offre ben poche opportunità di lavoro ai giovani e agli artisti, ma è anche vero che la società di oggi under 30 è abbastanza accomodante e aspetta spesso che l’opportunità arrivi senza alcuna fatica, quando invece andrebbe creata magari studiando duramente, essendo caparbi e lavorando ai progetti con fatica!
I socialnetwork, il canale youtube e strumenti simili aiutano gli artisti emergenti a farsi conoscere? Li stimolano a migliorare il proprio lavoro?
Assolutamente sì. Sono la nostra unica salvezza sia come diffusione che come propaganda per spettacoli ed altro. Ormai siamo tutti coinvolti e alla fine, a dir la verità, è anche molto di moda, quindi perché non seguire le tendenze per essere in?
Cosa vorrebbe fare Talya tra qualche anno?
Continuare a crescere musicalmente e in particolare realizzare tutti i miei progetti di vita e di musica. Sono le cose che mi riempiono il cuore e che mi fanno sentire viva ogni giorno.
Chi vorrebbe diventare Talya fra qualche anno?
Rispondo con una citazione famosa di George Harrison “I wanted to be successful, not famous”. Io non voglio diventare famosa, ovvero non essere riconosciuta per strada, magari per i capelli strani o un tatuaggio. Certo, non nego che farebbe molto piacere ricevere un’accoglienza calorosa da parte di un pubblico riconoscente, ma vorrei essere piuttosto una persona di successo, che sappia portare avanti i propri progetti e mostrarli agli altri, motivare qualcuno e spingerlo a sognare e a realizzare tutto ciò che vuole. Mi piacerebbe, ecco, essere un’icona di “passioni”, una risorsa motivazionale, ma sopratutto una stella che brilli di “musica propria”.
Link del brano in gara: http://www.youtube.com/watch?v=4EStoZNf_bc&feature=youtu.be
Link della manifestazione: http://www.settembrerendese.it/
Maria Natalia Iiriti
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