La Laurentianum non parteciperà alla manifestazione NO AL CARBONE del 6 novembre: ecco i motivi

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ex liquichimica saline joniche

È tornato l’incubo del Carbone, sono tornate con forza le paure delle associazioni che operano sul territorio.

Da qualche giorno, da quando è stata approvata la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per la centrale a carbone di Saline Joniche è tornato il timore dei cittadini attenti, delle associazioni attive.

Il coordinamento delle associazioni dell’area grecanica, il forum della associazioni, tutti i gruppi in genere che operano nell’hinterland melitese hanno formulato un convinto NO alla centrale.

Ma è un timore giustificato?

La posizione assunta dagli attori sociali già citati, cioè il NO al carbone, a sommi capi, può risultare condivisibile dall’Associazione Laurentianum anche se noi abbiamo deciso di percorrere in maniera convinta una strada diversa, forse maggiormente tortuosa e faticosa, ma ambiziosa e soprattutto risolutiva.

Risolutiva perché siamo convinti che incontri, cortei, proteste e sit-in, siano, non dico inutili, ma poco determinanti per un risultato positivo del problema.

Parteciperemo agli incontri e saremo in prima linea come al solito, solo quando non saranno sbandierate esclusivamente le “alternative possibili” ma saranno presentati progetti reali con un quadro economico reale, magari non un solo progetto ma più di uno, in modo tale da scegliere il migliore, quello più votato dalle associazioni dell’area grecanica. Saranno progetti a costo zero, perché realizzati in forma gratuita dai componenti delle associazioni, nelle quali già figurano geometri, architetti, ingegneri ed urbanisti. E quel progetto dovrà diventare la bandiera, dovrà essere esposto in tutti i paesi interessati, dovrà diventare familiare ai cittadini e dovrà arrivare, a quel punto portato in carovana dai rappresentanti della associazioni, negli uffici di competenza di Catanzaro e di Roma.

È vero che i politici di entrambi gli schieramenti si sono opposti al carbone, ma diamogli una pezza di appoggio, mettiamoli in condizione di dire NO al carbone avendo in mano un’alternativa solida e senza doverli obbligare a concentrare i loro discorsi sulle “potenzialità dell’area”.

Negli anni sono stati realizzati progetti, tesi di laurea e pubblicazioni anche innovative ed ambiziose: se il caso lo richiede, rispolveriamole, integriamole e scegliamo le soluzioni migliori.

Dobbiamo essere noi a supportare i politici nelle scelte e non il contrario.

Quando ci sarà la disponibilità delle associazioni a cogliere questa proposta, la Laurentianum si porrà, come ha sempre fatto, in prima linea a servizio del territorio ma prima di allora non intende partecipare a cortei, sit-in e proteste che reputa poco produttive.

La nostra posizione non vuole essere critica ma stimolante per percorrere una strada comune nell’interesse della nostra amata area grecanica.

Antonino Mangiola

Presidente dell’Associazione Laurentianum

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

2 thoughts on “La Laurentianum non parteciperà alla manifestazione NO AL CARBONE del 6 novembre: ecco i motivi

  1. Non c’è nulla di stimolante nell’accettare un progetto di riqualificazione per quell’area di una centrale a carbone altamente inquinante per i centri viciniori, che porterà solo qualche posto di lavoro facendo perdere per sempre il sogno dello sviluppo turistico. Presentate progetti alternativi no progetti di morte.

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