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Il mondo della formazione accademica musicale “scende in campo” e fa fronte comune per chiedere il riconoscimento del valore sociale e culturale dell’alta formazione musicale nel nostro Paese. Infatti, i 54 Conservatori di Musica statali e i 19 non statali hanno indetto per sabato 13 Febbraio una “Giornata nazionale dell’alta formazione”, organizzando a partire da sabato e, per tutto il mese di febbraio, concerti e momenti di riflessione e sensibilizzazione sullo stato dell’AFAM (il sistema nazionale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, costituito da Conservatori, Accademie e Istituti superiori di industrie artistiche).
La giornata di protesta ma soprattutto di proposta, è stata decisa dall’assemblea congiunta dalle Conferenze nazionali dei Presidenti, dei Direttori e dei Presidenti delle Consulte degli studenti dei Conservatori statali e non statali che nei giorni scorsi si è riunita a Roma nella sede del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. In quell’occasione per la prima volta insieme, i Presidenti, i Direttori e gli studenti dei Conservatori statali e non statali italiani hanno votato all’unanimità una mozione per chiedere maggiore attenzione verso il sistema AFAM che è in sintesi il settore del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, cui afferisce l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e si compone di: 54 conservatori statali; 19 non statali; 4 istituti accreditati. Gran parte di essi hanno una lunga storia e tradizione alle spalle, considerando che alcuni di essi sono stati istituiti nel XVI secolo.
Inoltre il sistema coinvolge circa 50.000 studenti di cui il 10% stranieri (il doppio che nelle Università) con una media di oltre 6000 diplomati all’anno, impegnando nell’opera formativa 6000 docenti e 1500 unità di personale amministrativo ausiliario.
La richiesta congiunta è quella di maggiori garanzie per i giovani studenti affinchè ricevano la necessaria qualità formativa per realizzare un ulteriore sviluppo del sistema e viene sollecitata la completa attuazione della riforma del sistema di alta formazione artistico-musicale, attesa ormai da oltre 16 anni (la legge di riforma del settore del 1999 è difatti ancora in itinere), e vengono richiesti in particolare, entro il 2016, un nuovo sistema di reclutamento, l’ordinamento di tutti i corsi di studio, la statalizzazione degli istituti musicali, l’incremento delle risorse.
Pertanto, anche il Conservatorio di Musica “Francesco Cilea” di Reggio Calabria scende in campo al fianco degli altri Istituti Superiori Musicali Italiani per questo doveroso riconoscimento, aderendo alla giornata di protesta. A riferirlo è il Presidente Daniela De Blasio congiuntamente al Direttore Franco Barillà che con l’occasione invitano la cittadinanza ad assistere al concerto per la “Giornata Nazionale dell’Alta Formazione” che si terrà sabato 13 Febbraio alle ore 17.30 presso la sede del Conservatorio reggino. Inoltre l’invito ad aderire all’iniziativa è esteso anche alle Autorità politiche e istituzionali al fine di veicolare le legittime istanze dei Conservatori d’Italia.
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