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La Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani di Rosarno, ha festeggiato il 25 Aprile, con un’iniziativa dal titolo: “Oggi più di ieri, Partigiani della Costituzione”! Un titolo, il cui significato esprime la forte necessità di una “nuova Resistenza”, all’interno di una società moderna, in cui la democrazia continua ad essere messa in discussione. L’iniziativa, organizzata dalla giovanile di partito, si è svolta presso l’auditorium comunale di Rosarno, dove in apertura, è stato proiettato un video sugli avvenimenti storici della Resistenza antifascista; un video emozionante e ricco di testimonianze, realizzato dagli studenti del liceo scientifico Raffaele Piria di Rosarno, presenti all’iniziativa.
Il dibattito è stato moderato da Francesco Cimato, referente del PDCI di Rosarno ed impreziosito dal contributo di diversi ospiti. All’inizio, l’analisi del professore Rocco Lentini , presidente dell’ Istituto “ Ugo Arcuri” per la storia dell’antifascismo e dell’Italia moderna, il quale si è soffermato sulla storia di tanti partigiani e vittime del nazi-fascismo in Calabria; uomini e donne calabresi, le cui vicende, sconosciute a parte degli storici, sono state rispolverate e raccontate, in quel contesto meridionalista di lotta e resistenza per la libertà, messo in luce dal lavoro certosino del professor Lentini.
A seguire, i saluti dell’amministrazione comunale, portati dall’assessore De Maria, il quale ha ribadito la necessità, soprattutto per le nuove generazioni, di dare continuità alla memoria della Festa di Liberazione e il contributo della coordinatrice provinciale della FGCI di Reggio Calabria, Daniela Labate, la quale ha specificato che il 25 Aprile, deve essere per i giovani, non solo il ricordo di un vissuto storico, ma soprattutto, uno stimolo che pulsi nelle coscienze di ognuno, ricordando l’importanza di difendere quella preziosa eredità, di diritti e democrazia, conquistata dai partigiani! Da qui, il monito alle nuove generazioni, d’impegnarsi politicamente, per difendere la democrazia della società, insidiata dagli attacchi al mondo dei saperi, al lavoro, al welfare e dalla criminalità organizzata. Prezioso il contributo di Salvatore Stanganello, membro dell’ ANPI della provincia di Reggio Calabria, il quale ha enfatizzato il ruolo dell’ANPI , non solo nel dare continuazione alla memoria della Resistenza partigiana, ma soprattutto nell’impegno di formazione culturale per le nuove generazioni, con le quali l’ANPI collabora attraverso numerosi progetti nelle scuole, per trasmettere l’importanza di quell’autentica democrazia, conquistata dai protagonisti della Resistenza e racchiusa nella Costituzione italiana!
Significativo poi, l’ intervento del giovane rosarnese Giovanni Di Bartolo, ideatore dell’iniziativa. Il giovane Di Bartolo, pur essendosi trasferito nella città di Vibo Valentia, dove collabora all’interno del coordinamento provinciale della FGCI vibonese, è riuscito a trasmettere i suoi ideali agli amici di Rosarno, stimolando la nascita di un fervente gruppo di giovani militanti, in un paese troppo silenzioso e carente di freschi fermenti giovanili. Nel suo intervento, Di Bartolo ha parlato della sua esperienza politica nella FGCI, come un importante percorso di crescita, all’interno di una giovanile di partito, che porta avanti gli imprescindibili valori della Resistenza antifascista e la difesa di una democrazia, sancita dalla Costituzione italiana, per la quale è doveroso essere partigiani sempre!
nfine, le conclusioni sono state affidate al segretario regionale del PdCI calabrese, Michelangelo Tripodi, il quale ha sottolineato l’importanza della Festa di Liberazione e la storia che reca in sé, soprattutto nel contesto dell’attuale società, nella quale è in atto una vera e propria emergenza democratica! In tal senso, il segretario regionale del PdCI, ha affrontato diverse tematiche sociali, nelle quali si evincono forti limiti ad una concreta democrazia. Dal mondo dei saperi, affossato dai numerosi tagli, che impediscono investimenti concreti su cultura e ricerca, al mondo del lavoro, la condizione degli esodati e i paurosi attacchi all’articolo 18; ancora, le politiche scellerate sulla tassazione in Italia e quelle europee sul fiscal compact, come pure la questione della modifica costituzionale sul pareggio di bilancio e l’aberrante longa manus della ‘ndrangheta, protagonista principale, del depauperamento della Calabria e di quello zoccolo duro d’ignoranza, ingiustizia ed omertà! Tutto questo in una realtà, dove i partiti al governo, restano immobili di fronte all’attuale emergenza democratica ed in evidente stato confusionale, come rimarcato da Michelangelo Tripodi. Da qui, l’impegno del PDCI, che continua a farsi portavoce delle esigenze del popolo, soprattutto dei suoi reali bisogni, difendendone i diritti e la democrazia, nella continua Resistenza, che caratterizza l’azione politica del Partito dei Comunisti Italiani.
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