La Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria riduce la condanna per associazione mafiosa a Salvatore Fazzalari

Avv. Antonino Napoli

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La Corte di Assise di Appello ha accolto la richiesta formulata dall’Avvocato Antonino Napoli nell’interesse del taurianovese Salvatore Fazzalari di riduzione della pena di un terzo per il rito abbreviato non ammesso a causa dell’opposizione del  Pubblico Ministero.

L’istante era stato condannato ad 8 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito del processo Viola Marcello + 24 che ha trattato il cosiddetto “Venerdì Nero” ove in un solo giorno furono uccisi Pasquale Sorrento, Grimaldi Giuseppe (la cui testa mozzata fu fatta oggetto di un macabro tiro al bersaglio) e Giovanni e Rocco La Ficara.

Il Fazzalari aveva formulato, all’udienza preliminare del 9 marzo 1993, istanza di definizione del procedimento nelle forme del rito abbreviato cui però non si è dato corso per dissenso del Pubblico Ministero. Analoga richiesta aveva formulato, nella stessa sede, altro coimputato ed anche per la sua posizione l’organo dell’accusa aveva dissentito ritenendo che la loro posizione, e quella di tutti gli altri che avevano chiesto il rito alternativo, necessitasse del vaglio dibattimentale.

Con la sentenza nel processo Viola Marcello + 24 la Cassazione aveva riconosciuto al coimputato il diritto alla riduzione di un terzo previsto per il rito abbreviato poiché la successiva legge 16.12.1999 n. 479 aveva escluso la necessità del consenso del Pubblico Ministero alla celebrazione del giudizio abbreviato.

L’avvocato Antonino Napoli nel richiedere l’applicazione del predetto principio anche per il proprio assistito ha osservato che il riconoscimento della diminuente nei confronti del coimputato, operato in sede di legittimità, in relazione all’istanza formulata all’udienza preliminare ed il mancato accesso al rito alternativo richiesto per dissenso da parte del Pubblico Ministero, espresso cumulativamente per coloro che ne avevano fatto richiesta, configura certamente una situazione comune al Fazzalari ed all’altro coimputato che di quella riduzione aveva usufruito all’esito del giudizio in Cassazione.

La Corte di Assise di Appello, in sede di esecuzione, accogliendo l’istanza dell’avvocato Antonino Napoli ha ridotto la pena a 5 anni e 4 mesi ed ha così stabilito il principio della concedibilità della riduzione per il giudizio abbreviato richiesto e non ammesso per opposizione del Pubblico Ministero, quello dell’estensibilità dell’esito favorevole della sentenza al coimputato non ricorrente ed, infine, la non rilevanza della circostanza che la questione non abbia costituito oggetto di dei motivi di ricorso del Fazzalari costituendo jus superveniens.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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