La Città di Gerace presente in Spagna all’incontro conclusivo del Progetto CULT

Sindaco di Andujar e Assessore Cataldo

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Sindaco di Andujar e Assessore Cataldo
Sindaco di Andujar e Assessore Cataldo

Dal 12 al 15 marzo scorsi ad Andújar, nella provincia di Jaén (Andalusia, Spagna), si è tenuto l’incontro conclusivo del Progetto CULT – Capitale Europea della Cultura, promosso dal Dipartimento Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea nell’ambito del Programma “Youth in Action – Gioventù in Azione”.

Ben dodici i partecipanti al progetto – in rappresentanza di sei diversi Paesi europei (Spagna, Turchia, Portogallo, Lettonia, Slovenia e Italia – tra cui l’unico rappresentante italiano, la Città di Gerace, presente al meeting spagnolo con i due vincitori del bando per la presentazione del progetto per candidare Gerace a Capitale Europea della Cultura Stefano Varacalli, diciottenne studente presso il Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri, e Viviana Campiti, studentessa di “Media Education” presso l’Università della Calabria. Ad accompagnare i due giovani geracesi, l’Assessore Comunale Antonio Cataldo, in rappresentanza dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Giuseppe Varacalli, e il responsabile della comunicazione del Comune di Gerace, Vincenzo Femia, in qualità di tutor del progetto.

Il Progetto CULT è ha preso il via nove mesi fa per sostenere la partecipazione giovanile nella vita democratica delle loro città e della principale istituzione europea attraverso la realizzazione di progetti culturali con al centro le diverse città partner e la presentazione di una proposta congiunta tra i paesi partecipanti da inviare al Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea. La tre giorni in terra andalusa si è dunque aperta con la cerimonia di inizio dei lavori che si è tenuta nella Sala del Consiglio Comunale di Andújar, dove il sindaco della splendida cittadina della Sierra Morena, Jesús Estrella Martinez, ha accolto i giovani partecipanti al meeting affiancato, in qualità di unico amministratore tra le varie delegazioni presenti, dal giovane Assessore Cataldo. L’amministratore geracese ha quindi espresso la soddisfazione dell’intera città per la partecipazione al Progetto CULT e per la possibilità che essa ha offerto di «uno scambio culturale e umano davvero emozionante con così tanti giovani europei su tematiche così importanti» e per l’opportunità di «apprezzare dal vivo Andújar e magari di continuare anche in futuro la proficua collaborazione iniziata negli scorsi mesi».

Il workshop conclusivo del Progetto CULT si è quindi svolto secondo programma: alla presentazione dei vari partecipanti – il Comune di Andújar e il locale Istituto SAFA (Scuola Professionale “Sagrada Familia”), l’organizzazione no profit per la mediazione interculturale Kaebnai di San Sebastián (Navarra, Spagna), il governo regionale di Izmir (Turchia), e ovviamentela Cittàdi Gerace – e della relativa candidatura a Città Europea della Cultura. Molto apprezzata la presentazione multimediale geracese: a colpire maggiormente i partecipanti al meeting, l’invidiabile posizione del piccolo borgo e il suo enorme patrimonio storico e artistico. Presentate le candidature si è quindi passati alla discussione delle stesse attraverso la simulazione di una sessione di lavoro del Parlamento Europeo, con tanto di nomina del Presidente (Antonio Cataldo), dei Vice-Presidenti, del Segretario Generale e dei Questori.

Parti integranti del meeting sono state anche le serate interculturali durante le quali si è ballato tutti insieme al ritmo della tarantella piuttosto che della damat halay turca o del flamenco, e le visite guidate alla scoperta delle meraviglie di Andújar e dell’incantevole Cordoba.

Al termine dei lavori, la votazione della candidatura condivisa da inoltrare al Consiglio dei Ministri dell’UE. A spuntarla, con lo stesso numero di voti, sono state Andújar e Izmir, ma senza temere di apparire buonisti, è possibile affermare che mai come in questa occasione più importante del risultato finale è stato il tempo trascorso insieme da tutti i giovani partecipanti: l’interazione e l’integrazione dei giovani, la conoscenza delle attività dell’UE, lo scambio di idee e di esperienze promuovendo nel contempo le relative comunità di appartenenza, sono stati senza dubbio i migliori risultati raggiunti.

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Author: Cristina

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