Questo post é stato letto 36800 volte!
I Sindaci di Gioia Tauro , Rosarno e San Ferdinando riunitisi in data 13.6.2011 scommettono sulla rinascita economica dell’area portuale più grande del Mediterraneo e lo fanno prendendo come punto di partenza la costituzione della “Città del Porto” – roccaforte istituzionale ispirata ai principi comunitari della rappresentanza diretta dei cittadini.
La decisione di formalizzare l’unione istituzionale dei tre comuni maggiormente interessati dalle problematiche e dagli effetti economici dell’attività portuale trova impulso nelle tante vicende che – negli ultimi anni – hanno coinvolto e influenzato ( non sempre positivamente ) il Prodotto interno lordo della Calabria e dei cittadini pianigiani.
E’ indubbio che le “ modalità di gestione” delle questioni portuali da parte della Regione Calabria non hanno tenuto adeguatamente conto delle legittime istanze di partecipazione – anche propositive – che i Sindaci, investiti del mandato elettorale da parte dei cittadini, hanno più volte formulato.
Il porto appartiene innanzitutto ai cittadini e ai territori che hanno vissuto – quale parte integrante della loro storia economica e culturale – le vicende della sua fondazione, dell’avvio delle attività produttive, e anche della sua crisi.
Escludere i rappresentanti istituzionali di questi cittadini da ogni forma di decisione , e metterli davanti a scelte già adottate, a programmi già concordati, non è la strada che il territorio vuole portare avanti.
Analogamente, l’avvio e la conclusione di trattative con aziende interessate alla logistica ed alla realizzazione del collegamento tra la struttura portuale e l’area retrostante non può ignorare il coinvolgimento dei Sindaci dei Comuni che rappresentano il territorio.
Le Amministrazioni Comunali, proprio per il ruolo che svolgono, a strettissimo contatto umano e sociale con i cittadini, da un punto di vista quasi “fisiologico” rappresentano il primo soggetto referente delle esigenze, dei problemi , delle possibilità di sviluppo di un area.
La Città del Porto vuole significare anche questo: una forza coesa che si adoperi esclusivamente a salvaguardare gli interessi economici e sociali dei Comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando, dei loro cittadini, dei loro lavoratori.
In tal senso è forte la solidarietà e la vicinanza a tutti i lavoratori coinvolti dallo spettro della mobilità ( stiamo parlando dei dipendenti di MCT) a fronte di tanti che passivamente, senza alcuna protesta o opposizione hanno accettato il ricorso a tale drastica soluzione come l’unica possibile soluzione.
Quella della mobilità è una soluzione inadeguata, pericolosa e rappresenta l’ennesima ingiustizia economica e sociale nei confronti della società calabrese data in pasto alla criminalità organizzata ogni qualvolta il diritto ad avere ed a mantenere un onesto posto di lavoro viene calpestato.
I nostri cittadini hanno fame di lavoro e per il lavoro dobbiamo batterci.
Ricorrere alla misura tampone della mobilità ipotizzando utopici risvolti futuristici a salvaguardia dei posti di lavoro non è una scelta che condividiamo e che intendiamo accettare passivamente.
Il nostro impegno sarà quello di coinvolgere e coordinare tutte le forze istituzionali, politiche, sociali e sindacali , al fine di portare avanti reali programmi di attuazione dello sviluppo dell’area portuale.
La solidarietà vera ai nostri lavoratori siamo pronti a testimoniarla con le proposte e con la tenacia di portarle avanti nella consapevolezza e nel rispetto profondo del ruolo istituzionale che – per mandato dei cittadini – siamo chiamati a rivestire.
In quest’ottica e con questi obiettivi nasce la Città del Porto.
La strategia politica e imprenditoriale portata avanti da qualcuno secondo la formula “Divide et Impera” non impianterà radici nelle nostre città.
Abbiamo degli interessi e degli obiettivi comuni, che sono – in questo delicatissimo momento – l’unica vera possibilità di sviluppo per questa parte di Calabria.
In tal senso verrà avviato un fronte comune perché tutte le decisioni che interessano e coinvolgono il Porto di Gioia Tauro vedano seduti al tavolo i Sindaci di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando: solo così tutti i “cittadini del porto” avranno la garanzia di non venire estromessi da scelte importanti , destinate ad incidere sulle prospettive di sviluppo della nostra terra.
I SINDACI
Rosarno Gioia Tauro San Ferdinando
dr.ssa Elisabetta Tripodi avv. Renato Bellofiore avv. Domenico Madafferi
Questo post é stato letto 36800 volte!