La Carovana Internazionale Antimafie ha fatto sosta nell’area grecanica

carovana antimafie

Questo post é stato letto 21450 volte!

pulmino carovana antimafie
pulmino carovana antimafie

Il 30 maggio la Carovana Internazionale Antimafie, nel suo lungo viaggio attraverso l’Italia e l’Europa, ha fatto una sosta nell’area grecanica. La tematica approfondita sul territorio è stata l’educazione ed il ruolo che riveste nella lotta alle mafie.

La mattina un gruppo di ragazzi della Scuola Media Statale Corrado Alvaro di Melito P.S. ha visitato il bene confiscato di Villa Placanica, nei pressi di Pentedattilo. I ragazzi, accompagnati da tre professoresse, sono stati accolti da Peppe Fanti, presidente dell’ARCI di Reggio Calabria, che ha dato loro il benvenuto. I ragazzi, poi, si sono accomodati all’interno della Villa, assegnata in comodato d’uso all’associazione Pro-Pentedattilo.

Lì hanno ascoltato con grande attenzione gli interventi dei rappresentanti di associazioni e cooperative. Sono intervenuti: Salvatore Mafrici di Libera, Nuccio Quattrone, presidente del Consorzio Terre del Sole, assegnatario dei terreni annessi a Villa Placanica, Francesca Laganà, per la cooperativa Rinascita. Questi primi interventi sono serviti a spiegare ai ragazzi l’attività del Consorzio, che coltiva i terreni confiscati grazie anche all’aiuto degli ospiti della Cooperativa Rinascita, sottolineando il valore di questa esperienza come percorso di legalità e opportunità sociale.

C’è stato spazio, successivamente, per altre importanti testimonianze. Mario Alberti, in veste di presidente del Forum del terzo settore, ha evidenziato l’importanza di mettere in rete le esperienze positive presenti sul territorio; Luigi Marcianò, del Centro giovanile don Italo Calabrò di Pilati,  ha raccontato la sua esperienza di lavoro con dei ragazzi che vengono da contesti difficili; Khan Akhter (Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori) ha parlato delle sue battaglie per far valere i diritti degli immigrati, i quali spesso si trovano a lottare contro situazioni di illegalità e sfruttamento.

In conclusione, Stefania Gurnari, la madre del piccolo Antonino Laganà ferito durante la sparatoria del 6 giugno 2008 a Piazza Porto Salvo, ha raccontato agli alunni della scuola media inferiore l’episodio del ferimento del figlio e quanto sia incomprensibile e inaccettabile una subcultura che permette di sparare senza troppi scrupoli in una piazza affollata di bambini.

carovana antimafie
carovana antimafie

I ragazzi, dopo aver ascoltato tutti gli interventi, sono stati invitati a scrivere un loro pensiero sulla legalità e sul valore simbolico della piantumazione di un albero della legalità. Poi tutti si sono spostati nello spazio davanti alla Villa per piantare un carrubo, albero che è stato già scelto come simbolo di legalità nell’anniversario della morte di Giovanni Falcone. Il gesto serve a lasciare un segno concreto della loro visita e dell’impegno che, coltivato continuamente e con cura, darà i suoi frutti nel tempo.

Nel pomeriggio il viaggio della Carovana è proseguito lungo la costa ionica fino a Condofuri Marina, dove si è continuato a parlare di educazione alla legalità con un dibattito aperto al pubblico, presso il centro Giovanile padre Valerio Rempicci. L’incontro ha registrato una buona partecipazione, soprattutto dal mondo dell’associazionismo. Alla buona riuscita hanno contribuito anche alcune ragazze dell’Istituto Alberghiero di Condofuri.

Il dibattito è stato coordinato da Salvatore Mafrici, di Libera Reggio Calabria,  che ha presentato il tema, aprendo con il racconto della mattinata a Villa Placanica. Davide Grilletto, responsabile legalità dell’ARCI, ha spiegato gli obiettivi della Carovana Antimafie e ha raccontato l’esperienza dei campi estivi che ogni anno accolgono a Pentedattilo giovani dall’Italia e dall’Europa per lavorare sui terreni confiscati. Un breve saluto ai presenti è stato rivolto da Davide Gozio, responsabile del Centro Giovanile Rempicci, e dalla d.ssa Maria Laura Tortorella, membro della terna commissariale che attualmente guida il comune di Condofuri.

Successivamente sono intervenuti: Antonella Scaramozzino, rappresentante del Centro Rempicci; Mario Alberti, presidente del Forum del terzo settore; Don Domenico De Biasi, della parrocchia di San Giuseppe di Melito P.S.; Pippo Paino, presidente della cooperativa sociale La Nostra Valle che gestisce le attività legate ai servizi del Centro giovanile; Peppe Toscano, dell’associazione Pro-Pentedattilo e di Fondazione per il Sud.

È toccato a Mimmo Nasone, referente di Libera di Reggio Calabria, trarre le conclusioni del dibattito che ha ricordato come le esperienze realizzate all’interno dei diversi contesti educativi e raccontate nei numerosi interventi hanno sottolineato la necessità che il difficile compito di educare sia adeguato all’ambiente in cui deve essere svolto. Solo così l’educazione può generare un reale cambiamento positivo, che consenta di mettersi in discussione, rompere gli schemi.

La Carovana ha già ripreso il suo percorso che terminerà il 4 giugno a Capaci, in ogni luogo toccato dalla Carovana continua, invece, il quotidiano percorso di educazione alla legalità.

Questo post é stato letto 21450 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *