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Riceviamo e pubblichiamo:
Sono tornati in piazza a Saline i volontari di Legambiente il giorno dopo la grande manifestazione unitaria di lancio del Coordinamento Contro la Centrale, per continuare a raccogliere l’adesione dei cittadini e, contemporaneamente, sostenere, attraverso la raccolta di firme, il progetto di legge di iniziativa popolare per lo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. Una mobilitazione nazionale promossa da numerose organizzazioni e coordinamenti, per ribadire l’importanza della diffusione delle fonti rinnovabili, contro il nucleare e il carbone. Per un futuro più pulito.
Nel corso della mattinata, caratterizzata anche dall’incontro dei volontari ambientalisti con il gruppo scout e dal dialogo intrecciato con i cittadini sui temi energetici, sono state raccolte circa trecento adesioni alla proposta di legge sulle rinnovabili, mentre le adesioni al comitato contro il carbone sono già migliaia. Protagonisti della mattinata, in particolare, i giovani del Cigno Verde e dell’ Unione degli Studenti che hanno dialogato con i coetanei sui pericoli di un “futuro nero” e sulle vie utili a scongiurarlo.
“ Ci sono tante ragioni per essere contro il carbone e il nucleare e a favore dell’energia pulita – ha dichiarato Valentina De Grazia, responsabile del progetto “i giovani cambiano il clima che cambia”- ma certamente Saline ne ha una in più. Per questo ci è sembrato doveroso realizzare una delle 100 piazze per il clima proprio a Saline Joniche, per concentrare attenzione nazionale su quello che sta accadendo nel Comune di Montebello”.
“Il nostro territorio – ha aggiunto Lidia Liotta del Comitato scientifico di Legambiente-, ha già pagato un prezzo elevatissimo a causa di investimenti di grande impatto sull’ambiente, risultati peraltro clamorosamente fallimentari sul piano economico ed occupazionale. Il progetto di Centrale a carbone va respinto con decisione e senza mediazioni. Vanno invece accolti e incoraggiati nella nostra regione, per quanto riguarda il settore energetico, investimenti sull’innovazione tecnologica e le fonti alternative”.
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