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La Calabria non si Taglia. Questo lo slogan utilizzato dalla Giovane Italia di Reggio Calabria per protestare contro il ridimensionamento posto in essere da Trenitalia e che vedrà, a partire dal prossimo 12 dicembre, la soppressione di tutti i treni freccia argento, 21 per l’esattezza, per gran parte delle regioni meridionali, Calabria e Sicilia in modo particolare.
La Stazione centrale di Reggio è stata per questo simbolicamente trasformata il primo dicembre, dalle ore 15,30 alle ore 17, in una grande area cantierizzata con pettorine catarifrangenti e strisce bianche e rosse per risaltare lo stato di precarietà del sistema ferroviario italiano, ma soprattutto per alzare la guardia su un argomento che danneggerà enormemente il comparto economico e sociale della nostra regione, a partire da un periodo, quello natalizio appunto, in cui la richiesta di treni a lunga percorrenza costituisce una priorità assoluta per molti calabresi.
I giovani del Popolo della Libertà hanno protestato contro questo provvedimento messo a punto dall’azienda amministratrice del comparto ferroviario con la distribuzione di volantini informativi ed una breve, ma emblematica, occupazione di uno dei vagoni in partenza dalla stazione reggina.
L’intento è stato quello di gridare al nuovo Governo nazionale ed ai vertici di Trenitalia la preoccupazione di un tentativo di isolamento in cui si sta spingendo la provincia di Reggio, che vede nella riduzione dei treni l’ennesimo taglio strutturale dopo il fallito tentativo di far davvero decollare l’aeroporto “Tito Minniti”, il costante ingorgo dell’autostrada A3, e la mancata valorizzazione di un porto marittimo a fini turistici.
Toccare adesso in modo irreversibile il settore ferroviario chiude un cerchio che sa tanto di abbandono della Calabria alla mercé dei propri problemi. Alla manifestazione hanno preso parte anche i Consiglieri comunali Scarfone Beniamino, Romeo Daniele, il primo nelle vesti di capogruppo del PdL a Palazzo San Giorgio, il secondo quale Presidente regionale della Giovane Italia ed Emiliano Imbalzano, vice presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria.
L’augurio è che i rappresentanti politici del nostro territorio sappiano veicolare il messaggio giusto di disagio che attende tutti i calabresi, invitando Trenitalia a rivedere la propria decisione con un provvedimento meno gravoso e dannoso di quello messo pensato fino ad ora.
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