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La Calabria è prima fra le regioni italiane per presenza di legali (1 ogni 123 abitanti) trainata da Catanzaro, seconda provincia in Italia. E’ quanto emerge da un’analisi di DAS, compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, condotta in occasione del lancio della polizza Difesa in Linea, che offre consulenza legale telefonica nell’ambito della vita privata e lavorativa, della circolazione stradale e delle proprietà immobiliari.
Quattro province calabresi sono ai primi posti in Italia per presenza di avvocati. Catanzaro è la prima provincia in Calabria ma anche la seconda in Italia con 1 legale ogni 105 abitanti. Grande presenza di avvocati anche a Cosenza (1/120 abitanti), al secondo posto nella regione e al 6° in Italia. Crotone, terza nella regione, è settima in Italia con un avvocato ogni 121 abitanti e Reggio Calabria è 11esima in Italia (4° nella regione) con 1 legale ogni 129 abitanti. Vibo Valentia, secondo le elaborazioni DAS è l’ultima provincia della Calabria per densità di avvocati (1/190 abitanti), eppure tra le 28 province a livello nazionale.
“Dalle nostre ricerche di mercato – afferma Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS Italia – abbiamo capito quanto gli italiani abbiano bisogno di un supporto legale per tutelarsi dai rischi e dai problemi della vita quotidiana, soprattutto in caso di controversie relative a incidenti stradali, liti condominiali o vertenze di lavoro. Gli italiani hanno il terrore di rivolgersi a un avvocato perché temono di non poterselo permettere e contestualmente non sempre ne hanno uno di fiducia a cui potersi affidare. Il nostro servizio assicurativo di consulenza diventa perciò un vero e proprio primo soccorso legale a costi certi ed estremamente contenuti”.
Calabria e Campania guidano la classifica della maggior densità di avvocati: ne hanno rispettivamente 1 ogni 123 abitanti e 1 ogni 129, contro una media nazionale di 1 ogni 204, per un totale di oltre 291 mila legali in esercizio nel nostro Paese. Anche Lazio e Puglia risultano avere una forte presenza di avvocati: 1 ogni 133 abitanti nel primo caso e 1 ogni 139 nel secondo caso. Al quinto posto troviamo il piccolo Molise con un legale ogni 146 abitanti. In altre regioni il numero di avvocati è invece di gran lunga inferiore alla media nazionale. In Umbria si conta 1 legale ogni 856 residenti, analogamente in Trentino Alto Adige il rapporto è tre volte e mezzo inferiore alla media italiana (1/698 abitanti) e similare è la situazione in Valle D’Aosta (1/600 abitanti). Se restringiamo l’osservazione al dettaglio provinciale sono tre le realtà meridionali più “affollate” di avvocati. Su tutte svetta Salerno (1/101) con una densità più che doppia rispetto alla media nazionale. Anche Catanzaro non è da meno: 1 legale ogni 105 residenti. Terza è Benevento (1/114 abitanti) che precede la Capitale (1/117) e Napoli (1/118).
Con un premio di soli 30 euro l’anno, “Difesa in linea” consente all’assicurato e alle persone del suo nucleo familiare di usufruire della competenza legale di professionisti esperti per ottenere chiarimenti su leggi, decreti e normative vigenti, capire come far valere i propri diritti e impostare correttamente comunicazioni verso le controparti (ad esempio ricorsi, diffide, richieste di risarcimento…), affrontando nel modo più corretto le controversie di natura legale.
La polizza DAS è attivabile per ottenere consulenza in 4 diversi ambiti: vita privata, proprietà o conduzione di immobili, circolazione stradale e patente, lavoro dipendente.
L’assicurato può confrontarsi con un legale ad esempio nel caso in cui subisca danni alla propria persona o alle cose di sua proprietà o, ancora, debba affrontare controversie con tour operators, ospedali o case di cura, o necessiti di una consulenza in caso di separazione consensuale. E’ possibile attivare DIFESA IN LINEA anche per ottenere il qualificato parere di un esperto per controversie riguardanti gli immobili di proprietà; per ricorsi contro sanzioni amministrative o di ritiro patente; o per avere chiarimenti sull’interpretazione del proprio contratto lavorativo o per possibili inadempienze del datore di lavoro.
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