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In questi giorni gli studenti delle scuole di ogni grado stanno sostenendo i test INVALSI, ovvero dei test ministeriali ideati per condurre una statistica sulle scuole italiane, per monitorare l’apprendimento degli studenti e la qualità dell’insegnamento dei professori.
I test, composti per lo più da domande di italiano e matematica e uguali su tutto il territorio e per tutte le tipologie di istituti, nei fatti mirano a schedare scuole, studenti ed insegnanti e a marcare le differenze tra le scuole del paese, soprattutto in vista dei finanziamenti futuri.
Per non parlare dei costi esagerati di queste inutili prove, fondi sottratti alla scuola pubblica, già pesantemente sacrificata dai tagli dei vari governi, che potrebbero essere utilizzati per finanziare attività didattiche o la messa in sicurezza delle strutture.
Dopo le scuole elementari, il 14 maggio i test verranno svolti nelle scuole medie mentre il 16 sarà la volta delle classi seconde degli istituti superiori.
Lanciamo quindi un appello alla mobilitazione per boicottare i test Invalsi anche nelle scuole lametine che potrà avvenire in diversi modi:
– per i docenti aderendo alle giornate di sciopero indette dai sindacati di base;
– per i genitori non mandando i figli a scuola;
– per gli studenti delle scuole superiori non entrando oppure restituendo le schede dei test (non obbligatori perché a carattere statistico) in bianco o con il codice a barre danneggiato.
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