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Stasera, 23 agosto, nella suggestiva Piazza Mese colma all’inverosimile in tutte le giornate della kermesse, gran finale del KAULONIA TARANTELLA FESTIVAL 2014.
La XVI edizione dell’evento di punta dell’estate calabrese, promosso dall’amministrazione comunale di Caulonia, in collaborazione con la CNI MUSIC – Compagnia Nuove Indye e con la direzione artistica di Mimmo Cavallaro, si conclude con l’attesissimo concerto di Roy Paci e Aretuska, preceduto da Daniele Ronda e Cataldo Perri.
Commercianti occupano palco
Ieri sera, in seguito alla chiusura da parte dei Carabinieri del Nas dell’80 per cento dei banchetti adibiti alla vendita di prodotti alimentari, i commercianti hanno occupato per circa un’ora il palco del KTF, ritardando lo spettacolo che poi si è svolto nel consueto clima di festa e grande coinvolgimento.
All’arrivo del funzionario di Polizia, dott. Cantaburi, inviato dal Prefetto di Reggio Calabria, infatti, si è svolta una riunione con gli amministratori comunali, le forze dell’ordine e i commercianti stessi, i quali si sono impegnati ad assicurare per stasera la massima aderenza possibile alle normative in materia di vendita di prodotti alimentari e hanno così ottenuto la possibilità di riaprire i loro stand.
Lo spettacolo si avvia, quindi, come da programma al gran finale. Tema della serata, sempre condotta dall’ottimo Marcello Cirillo, “Toda Gioia nel Paese che balla”; protagonisti, come detto, ROY PACI E ARETUSKA, sulla cresta dell’onda con il singolo “Italians Do It Better”, che porteranno sul palco il loro repertorio storico e brani recenti, sempre all’insegna di un live travolgente.
A dare il via alle danze il cantautore piacentino DANIELE RONDA con il suo progetto musicale FOLKLUB che prende forma nel connubio tra folk e dialetto con il nuovo lavoro discografico “La Rivoluzione” – presentato il primo maggio sul palco del Concertone in piazza San Giovanni a Roma – e il cosentino CATALDO PERRI accompagnato dall’ensemble SQUINTETTO (Piero Gallina, Enzo Naccarato, Nicola Pisani, Carlo Cimino, Checco Pallone) in un viaggio sonoro impregnato di leggende e suggestioni dell’antica memoria Mediterranea per un concerto in cui presente una grande pulsione ritmica fino all’energia potente e liberatoria della tarantella.
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