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Prosegue la campagna congressuale del PdCI in vista dell’assise provinciale che si terrà domenica 14 luglio. Si è, infatti, svolto il Congresso Cittadino di Reggio Calabria.
I lavori congressuali, presieduti da Massimo Gallo, responsabile provinciale del dipartimento organizzazione, sono stati aperti dalla relazione introduttiva del segretario uscente Ivan Tripodi.
E’ seguito un ricco e appassionato dibattito che, tra gli altri, ha visto l’intervento della coordinatrice prov. della Fgci Daniela Labate e del segretario provinciale Lorenzo Fascì.
Le conclusioni sono state tratte dal segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi.
La relazione e tutti gli interventi hanno evidenziato, all’unisono, le pesantissime difficoltà che vive la città di Reggio a causa del fallimentare decennio delle giunte Scopelliti: amministrazioni che hanno letteralmente raso al suolo e distrutto la città.
Il famigerato “modello Reggio”, visti i fatti e con le sue nefaste conseguenze sotto ogni profilo, si può paragonare ad una vera e propria calamità naturale, seconda soltanto al tragico terremoto del 1908.
Reggio e i reggini sono costretti a pagare, anche da punto di vista economico, un conto salatissimo (vedi tasse e tributi locali) per le malefatte di una classe dirigente e un sistema di potere che ha provocato la bancarotta delle casse comunali.
Tutti i cittadini dovrebbero recapitare le salatissime bollette delle imposte a Scopelliti e ai suoi assessori e consiglieri che hanno causato il buco finanziario del Comune.
La città ha aliquote e tasse da città dissestata senza che sia stata, formalmente, dichiarata tale.
Insomma, un’ingiustizia che serve per evitare le conseguenze del dissesto ai protagonisti amministrativi del massacro della città.
Inoltre, come è ampiamente emerso anche dalle molteplici indagini della Magistratura e dal successivo scioglimento per infiltrazioni mafiose, il Comune di Reggio era infestato dai tentacoli delle cosche della ‘ndrangheta.
Una situazione vergognosa che ha avuto come punta dell’iceberg, il pesante inquinamento mafioso delle società miste che, in questi anni, hanno rappresentato il coacervo principale, nonché un pericoloso grumo di interessi dei poteri occulti, di tutti i business cittadini.
Pertanto, è del tutto evidente che le prossime elezioni comunali rappresenteranno un referendum tra chi vuole una forte rottura e discontinuità con il tragico “modello Reggio” e i fautori di quel sistema di potere che ha distrutto la città.
In tal senso, il PdCI, fermo restando l’indispensabile pari dignità politica, auspica un ampio e forte schieramento guidato da giovani che si dovrà basare su un programma di totale rinnovamento e discontinuità che, partendo dalla difesa e dalla salvaguardia dei Beni Comuni e dal ritorno alla gestione pubblica dei servizi fino ad oggi gestiti dalle società miste, deve lavorare per fare ritornare la città ai tempi della Primavera reggina.
E’ necessario un percorso virtuoso caratterizzato dai valori e dagli insegnamenti dell’indimenticabile Italo Falcomatà, il miglior sindaco della storia di Reggio.
Al termine della ricca discussione politica il Congresso ha proceduto agli adempimenti previsti. Sono stati eletti, all’unanimità, sia i 41 delegati al Congresso Provinciale che il nuovo Comitato Direttivo cittadino formato da 27.
Infine, all’unanimità, Ivan Tripodi è stato confermato Segretario Cittadino del PdCI reggino.
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