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Italia dei Valori vicina ai precari di sostegno del mondo scolastico. Questa mattina nel corso di una conferenza stampa, tenutasi presso il Consiglio regionale della Calabria ha preso parte, oltre a Giuseppe Giordano Consigliere regionale, il vicepresidente della commissione parlamentare cultura, scienza e istruzione, Pierfelice Zazzera ed una nutrita rappresentanza dei precari di sostegno provenienti dalla regione Calabria e Sicilia si è discusso l’annoso problema nazionale e nello specifico della provincia di Reggio Calabria che riguarda i precari di sostegno della scuola e la riconversione attuata dal decreto direttoriale n° 7.
“La scuola è messa in discussione – dichiara Giordano nell’introdurre i lavori – dalle politiche di questo Governo che sta operando nella continuità di quello precedente. Assistiamo ad una precarizzazione del mondo della scuola, ed una negazione del diritto all’istruzione delle fasce più deboli.
Mettere in discussione la figura dell’insegnate di sostegno è una cosa da combattere con ogni mezzo. Vogliamo una scuola qualificata ed all’altezza del compito di una società che ha bisogno di cogliere le sfide attuali. Una scuola, in poche parole, che garantisca il diritto all’istruzione costituzionalmente riconosciuto. Le ultime novità del decreto direttoriale n°7 vogliono una riconversione del personale docente in esubero in personale di sostegno ciò, non è possibile perché viene mortificata non solo la figura dell’insegnate di sostegno, il quale possiede un bagaglio ed una competenza acquisita negli anni con diverse specializzazioni ma, tradisce la stessa mission della scuola che dovrebbe garantire le competenze. Nel caso specifico della provincia di Reggio Calabria la questione è emblematica, poiché si ha un organico sottodimensionato che continua ad essere tale e con un rapporto alunno disabile-docente che non arriva neanche a uno a tre mentre dovrebbe essere uno a due come stabilito da direttive nazionali e comunitarie. Tutto questo è inaccettabile, pertanto, nel solco della risoluzione già presentata in Parlamento investiremo della questione anche il Consiglio Regionale.
Il vicepresidente della Commissione Cultura Zazzera dichiara: “Il Governo non si rende conto dei gravi danni che il mondo della scuola sta subendo a causa dei folli tagli al settore. La sua politica è in assoluta continuità con quella erlusconiana, che ha permesso al binomio Gelmini-Tremonti di destrutturare il sistema scolastico italiano. Ora ci troviamo al punto che nelle scuole mancano gli insegnanti di sostegno e a pagare sono proprio gli alunni più bisognosi. A Reggio Calabria la situazione è in emergenza, vi sono oltre 2.300 ragazzi che necessitano di docenti dotati di specifiche competenze, ma il Governo ritiene di risolvere il problema utilizzando attraverso la riconversione del personale in esubero che non ha adeguata specifica competenza. Noi dell’Italia dei Valori abbiamo presentato un’interrogazione e una risoluzione a riguardo, chiedendo in particolare di ritirare il decreto direttoriale n. 7 secondo il quale i docenti in esubero saranno riconvertiti sul sostegno con un semplice corso di formazione anche online. Il Governo cioè, per mere questioni di cassa, permette a docenti che per tutta la vita hanno studiato altro, di occuparsi improvvisamente dei disabili. Noi dell’Italia dei Valori diciamo basta a questa politica scellerata che sta mettendo a repentaglio il diritto allo studio.”
Daniela Iacopino dell’associazione degli insegnanti di sostegno di Reggio Calabria da atto della situazione messa in luce da Italia dei valori nella provincia reggina, “ Una scuola sempre più a rischio soprattutto per quanto riguarda l’attività di sostegno in tutti gli ordini e gradi di scuola. Sembra esserci una specifica volontà di danneggiare la provincia di Reggio Calabria perché di fronte a ricorsi e sentenze, l’organico docente di Reggio è sempre quello più contratto con un rapporto alunni-docenti di uno a cinque, uno a sei. Ci troviamo, dunque, di fronte ad una struttura inefficiente inadeguata che non risponde alle reali esigenze dei ragazzi e delle famiglie”.
I lavori sono proseguiti con i numerosi interventi di Giovanni Portas, Aldo Sorace, Melania Bisicchia, testimonianze di insegnati della Calabria, della Sicilia, ed ancora di gente che è costretta ad andare a lavorare in altre regioni che, tuttavia, presentano medesimi problemi della situazione calabrese, segno che il problema è nazionale. Unanime, dunque, la richiesta di risoluzione di una situazione arrivata ormai al collasso che rischia di degenerare in un vero dramma sociale, pertanto Italia dei Valori ed il mondo della scuola sono pronti a dare vita ad una mobilitazione per una scuola di qualità.
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