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Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri del ROS, del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto emesso il 15.04.2013 dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo, a carico di SIBIO Domenico nato a Taurianova (RC) il 14.05.1978, residente a Rosarno.
Al predetto, nel provvedimento restrittivo, veniva contestata l’ organicità alla associazione di tipo mafioso denominata ‘ndrangheta nella sua articolazione denominata “cosca PESCE”, operante sul territorio di Rosarno, zone limitrofe e Milano, a sua volta ricadente nel territorio del cd. Mandamento Tirrenico. In particolare a SIBIO Domenico veniva contestato di avere svolto direttamente funzioni di supporto logistico e di tutela del latitante PESCE Giuseppe cl. 80, divenuto reggente della cosca, in conseguenza dell’ arresto del fratello Francesco cl. 78 e di aver fatto da tramite nelle comunicazioni di ordini e disposizioni tra il ricercato e gli altri affiliati operanti sul territorio nonché di avere provveduto, in modo continuativo, al sostentamento delle famiglie degli affiliati in posizione apicale detenuti, mediante raccolta e successiva periodica ripartizione delle somme di denaro provento di attività illecita.
Destinatari di tali somme, ammontanti a svariate migliaia di euro, erano, tra gli altri, BELLOCCO Ilenia (moglie del latitante PESCE Giuseppe cl. 80), STANGANELLI Maria e PESCE Mariagrazia (rispettivamente moglie e sorella di PESCE Francesco cl. 78; la seconda figlia del boss PESCE Antonino, nonché moglie di MATALONE Roberto).
SIBIO Domenico è attualmente imputato In stato di libertà, nell’ambito dell’inchiesta “ALL INSIDE’, in corso di svolgimento innanzi al Tribunale di Palmi, per la partecipazione alla cosca , mafiosa PESCE contestata sino al 21 aprile 20 11. Lo stesso, in passato, era già stato colpito da due provvedimenti similari (quello del 26.4.2010 ed il successivo del 22.11.20 ID), ma entrambe le volte si era reso latitante.
Il forte legame tra il latitante PESCE Giuseppe e SIBIO Domenico nonché la centralità di quest’ultimo nelle dinamiche criminali della cosca Pesce era stato ribadito, dai collaboratori di giustizia FACHINETTI Salvatore e PESCE Giuseppina.
SIBIO Domenico, che in passato si era sottratto a due provvedimenti restrittivi emessi a suo carico,
conscio dell’imminente sentenza del Tribunale di Palmi nell’ambito del processo “ALL INSIDE’, stava già progettando la sua fuga (“IO MI BUTTO LATITANTE’).
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