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Riceviamo e pubblichiamo:
Lo scorso mese di maggio il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, ricevuto una nostra letteraavente per oggetto “l’aumento delle malattie oncologiche nel Comune di Motta San Giovanni”, dopo aver preso visione di quanto in essa contenuto, disponeva la trasmissione di copia della lettera alla Commissione parlamentare competente, affinché i deputati che ne fanno parte potessero prenderne visione ed assumere le iniziative che ritenessero opportune.
La Segreteria della Camera dei Deputati dell’Onorevole dott.ssa MARIA GRAZIA LAGANA’ FORTUGNO, che ringraziamo per la sensibilità e l’interessamento dimostrati verso la delicata tematica rappresentata, ci ha comunicato che giovedì 26 luglio è stata presentata dall’On. MARIA Grazia Laganà Fortugno, Mariani e Bratti l’interrogazione a risposta in Commissione 5 – 07555 al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. –“””Per sapere – premesso che:
-nel comune di Motta San Giovanni (Reggio Calabria) da anni insistono forti criticità ambientali legate alla presenza di una ex discarica non bonificata, in località Lazzaro, da un impianto di compostaggio, ad essa limitrofo, che più volte è risultato non conforme alle prescrizioni legislative e da un impianto di depurazione delle acque anch’esso risultato non conforme alla prescrizioni legislative e che in più di una occasione ha causato forte inquinamento del torrente Oliveto del quale ne riceve lo scarico;
-tutti gli organi di governo locale, quali amministrazione comunale, provinciale e regionale, la prefettura e le agenzie di controllo quali ARPACAL e ASP di Reggio Calabria, finanche il commissario delegato dell’emergenza rifiuti, sono a conoscenza dell’emergenza sanitaria – ambientale che si è venuta a creare in quel territorio, e nonostante i vari solleciti effettuati gli uni verso gli altri, in una situazione grottesca la situazione continua a permanere in condizione di stallo;
-l’ex discarica è stata oggetto di indagine della Commissione parlamentare d’inchiesta sul traffico illecito dei rifiuti poiché in essa sono stati smaltiti irregolarmente i rifiuti speciali prodotti dalla centrale elettrica di Brindisi, e dovrebbe essere sottoposta a bonifica, mentre l’impianto di depurazione ricade tra quegli impianti per i quali è stata aperta una procedura d’infrazione europea nei confronti dell’Italia per la non conformità alla direttiva 91/271/CEE inerente il cattivo funzionamento di depuratori comunali e lo scarico di acque fognarie non depurate negli alvei fluviali e nel mare;
-l’Arpacal in più di un’occasione ha rilevato forti criticità di gestione dell’impianto di compostaggio, sottoposto tra l’altro a sequestro e successivo dissequestro giudiziario su segnalazione del Corpo forestale dello Stato, ponendo la necessità di dar vita ad un tavolo tecnico, previo assenso del pubblico ministero che conduce le indagini, in grado di affrontare l’emergenza;
-è notizia di qualche giorno fa il nuovo sequestro delle società Ecoservices e Taurus, proprietari e gestori dell’impianto di compostaggio in seguito ad indagine avviata nel 2007 dove è emerso che l’impianto, oltre a trattare fanghi di depurazione provenienti da altre regioni, non era in grado di attuare l’idoneo processo di compostaggio tale da abbattere il carico inquinante;
-numerose sono le fotografie e le denunce da parte della popolazione locale che attestano il forte degrado ambientale dell’area e le rischiose implicazioni di salute a cui sono sottoposti, ma nulla di ciò è valso a migliorare la situazione:
se il Governo intenda acquisire elementi, attraverso gli organi competenti, sull’effettivo stato di bonifica della discarica e sulla situazione sia dell’impianto di depurazione sia di quello di compostaggio e se non ritenga opportuno considerare per quanto di competenza l’azione degli enti preposti per risolvere tale gravissima situazione.(5 – 07555) “””.
E’ notevole e ci stupisce, come cittadini del Comune di Motta San Giovanni, il divario di interesse che abbiamo constatato in questi anni e che purtroppo continuiamo a riscontrare, tra le Istituzioni Nazionali, sempre pronte all’ascolto ed alla verifica delle nostre denunce, e le Istituzione Locali, spesso sorde ed apparentemente indifferenti ai gravi problemi che affliggono il nostro territorio, in particolare quello della frazione Lazzaro.
Vincenzo CREA
Responsabile e coordinatore del territorio nazionale
Area di interesse tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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