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La sottoscritta chiede di interpellare Il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare – Per sapere – premesso che:
– nonostante la Camera dei Deputati, alla fine dello scorso mese di giugno, abbia approvato la relazione shock della Bicamerale che ha fotografato la reale situazione dell’emergenza rifiuti in Calabria, congiunta con la risoluzione tendente a richiedere al Governo nazionale le iniziative necessarie a risolvere la situazione emergenziale, nulla in merito è stato fatto;
– la Calabria è davvero al collasso e sta continuando a ritrovarsi sotto un aumento dello stato emergenziale dell’intero settore ambientale;
– l’unico impianto di termovalorizzazione dell’intera regione, Gioia Tauro, si ritrova soffocato dai rifiuti, costringendo i Comuni a dirottare per il conferimento RSU a Pianopoli, a volte costretta a chiudere, perché satura, il che evidenzia il totale fallimento del sistema regionale dei rifiuti;
– “Piana Ambiente”, la società che si occupa della raccolta rifiuti nei Comuni della Piana di Gioia Tauro, è in crisi, a causa dell’inadempienza di pagamento da parte degli stessi Enti locali; problemi sono emersi anche dal Consorzio Vallecrati di Cosenza e della società Leonia di Reggio Calabria;
– La discarica di Casignana che serviva tutti i Comuni della locride (R.C.), risulta chiusa da oltre un mese, perché necessitano i lavori di ampliamento del sito;
– Per non dire del settore depurazione che rischia di collassare, sta infatti, esplodendo sulle coste vibonesi e reggine, con effetti devastanti per il turismo;
– Non possono non essere stigmatizzate le gravi responsabilità istituzionali locali e regionali che stanno causando l’enorme danno ambientale da inquinamento marino, dovuto a scarichi fognari di depuratori mal funzionanti ed anche al probabile versamento in mare di liquami non depurati da parte di strutture e aziende private;
– Ad esempio, nel territorio di Bovalino, costa ionica reggina, esiste un depuratore di costante inquinamento da tempo e da tutti conosciuto, difettoso sin dall’origine;
– Appare irrinunciabile difronte a quanto emerge dalla relazione predisposta dalla Commissione parlamentare bicamerale, nonché dal permanere del collasso del settore ambiente, il superamento del Commissariamento in Calabria, nonché definire in maniera chiara i numerosi aspetti di illegalità, le connivenze e gli abusi perpetrati negli anni e nell’Ufficio del Commissario;
– l’emergenza ambientale (erosione, dissesto idrogeologico e depurazione) si riscontra anche sulle coste tirreniche vibonesi, territori sui quali insistono noti centri turistici:
– quali gli urgenti ed inderogabili interventi per ripianare l’emergenza ambientale in Calabria;
quale attuazione degli impegni assunti dal Governo con l’approvazione della risoluzione avvenuta in Parlamento il 23 giugno 2011.
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