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E’ stato pubblicato alcuni giorni fa sui canali mediatici del gruppo Ferrovie dello Stato, un breve report sul gradimento dell’utenza relativamente ai servizi InterCity ed InterCity Notte. Da quanto risulta, il 90% degli intervistati ha dichiarato di essere complessivamente soddisfatto dai servizi offerti da Trenitalia, tra l’altro in corso di rilancio dopo la firma del Contratto di Servizio decennale con il Ministero dei Trasporti, ente pubblico finanziatore dei treni InterCity ed InterCity Notte.
Nello specifico, le voci che risultano essere migliorate sono le seguenti:
– La pulizia dei convogli, in aumento del 5,1% rispetto all’anno precedente;
– Le informazioni durante il viaggio, la cui qualità soddisfa l’88,7% dei passeggeri, conseguendo 3,3 punti in più rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno;
– Il comfort a bordo treno, il cui apprezzamento cresce del 4,7% rispetto al 2016;
Migliorata anche la puntualità, che risulta essere dell’86,5 % nei primi tre mesi del 2017: per quanto riguarda il materiale rotabile, è in corso un continuo rinnovo delle vetture, che vengono “scalettate” dai servizi Frecciabianca migliorando così il comfort percepito dai viaggiatori (anche se dipende dai punti di vista, visto che molta utenza ritiene che le vetture a salone siano più scomode e rumorose di quelle a scompartimenti), ed anche a bordo dei cosiddetti Servizi Universali, è stata istituita la figura del pulitore viaggiante.
Peccato però che a noi non risulti essere tutto così rose e fiori, o per lo meno, come sempre, non risulti tale con i servizi InterCity ed InterCity Notte dedicati alla Calabria. Tralasciando solo per questa volta l’abominevole problematica del materiale rotabile regionale utilizzato sulle due coppie di InterCity Reggio Calabria Centrale – Taranto (la vicenda è finita, ancora una volta, anche sul quotidiano Repubblica), questa volta vogliamo porre nuovamente l’accento su un’altra anomalia. Anomalia che, se vogliamo, è forse ancora peggiore. Se infatti la problematica di reperimento del materiale rotabile per i servizi IC sulla Jonica è concreta, quella che stiamo per descrivervi non trova davvero motivazioni valide. Parliamo della coppia di InterCity Notte 794/795 Reggio Calabria Centrale – Torino Porta Nuova via Roma Tiburtina, Bologna Centrale, Milano Porta Garibaldi. Uno degli ultimi treni notturni a lunghissima percorrenza d’Italia, nato dall’unione di più servizi notte (Roma, Bologna/Milano e Torino) soppressi negli scorsi anni, ma che nonostante gli elevati tempi di percorrenza continua ad avere un load factor di tutto rispetto ed un notevole gradimento da parte dei viaggiatori…molto probabilmente anche grazie alle diverse tipologie di utenza che questo treno riesce ad intercettare. Anche la composizione, infatti, è di tutto rispetto: nei periodi di “morbida” la composizione è di otto vetture, di cui tre con posti a sedere di seconda classe (ormai rappresentate esclusivamente dalle moderne carrozze UIC-Z), quattro carrozze cuccette tipo T4 Comfort, ed un Vagone Letto tipo MU con cabine da tre posti letto.
Ma che problema ha quindi questo treno? Risposta molto semplice: in senso Sud – Nord, l’ICN 794 da Reggio Calabria Centrale a Torino Porta Nuova, effettua regolare fermata viaggiatori a Bologna Centrale. In senso inverso, l’ICN 795 da Torino Porta Nuova a Reggio Calabria Centrale invece a Bologna Centrale non ferma. Si salta infatti da Modena a Prato, con l’enorme beffa del transito a bassissima velocità dall’importante stazione del capoluogo emiliano! Tale problematica nasce in realtà qualche anno fa, quando Bologna Centrale non era ancora dotata dei binari passanti sotterranei dedicati all’Alta Velocità, ed il piazzale “storico” in superficie era così sovraffollato di treni che non consentiva l’ingresso del “misero” InterCity Notte in quella fascia oraria. Il convoglio in questione, quindi, veniva instradato sulla cosiddetta “linea di cintura”, che gli permetteva di bypassare Bologna Centrale. Inaugurata la stazione Alta Velocità con 4 binari in sotterranea, il 9 giugno 2013, il piazzale in superficie è tornato ad essere un po’ più “sgombro”. Immediatamente abbiamo richiesto quindi il ripristino della fermata all’ICN 795, ma invano. Ed appunto, oltre il danno, la beffa: il treno notte Torino – Reggio Calabria non è stato più instradato sulla linea di cintura, ma proprio da Bologna Centrale, nella quale ribadiamo, ancora oggi transita quasi a passo d’uomo non effettuando fermata.
Noi non ci siamo mai arresi: addirittura siamo riusciti ad interloquire con la disponibilissima AD di Trenitalia Barbara Morgante in occasione dell’inaugurazione dei nuovi treni Swing in Calabria, chiedendole delucidazioni a proposito di questa assurda vicenda. La risposta è stata la seguente: Rete Ferroviaria Italiana (gestore della rete e della circolazione dei treni), ancora oggi non autorizza la fermata di questo treno, per “motivazioni tecniche”. Quali siano queste motivazioni, non è ancora dato sapersi. E così, anche se in pochi ci crederanno, al giorno d’oggi una città come Bologna non è più collegata in modo diretto via ferrovia con la Calabria. O meglio, è collegata a metà. Si può andare, ma non si può tornare. Con il solito risultato di rendere più conveniente l’utilizzo del trasporto a lunga percorrenza su gomma. Un vero peccato se consideriamo che questo treno serve in modo capillare la Calabria Tirrenica (percorrendo tra l’altro la linea costiera via Tropea), oltre ad essere integrato da due coppie di bus in coincidenza a Lamezia Terme Centrale e Paola, provenienti dalla locride/soveratese/Catanzaro e da Crotone/Cirò/Cariati.
Di questa situazione è a conoscenza la Regione Calabria, ed in particolar modo l’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno che non possiamo nascondere che stia dedicando anima e corpo a questa problematica (ed a tante altre), ed il Ministero dei Trasporti in quanto committente dei servizi InterCity Notte di Trenitalia. Sono trascorsi ormai quattro anni da quando le condizioni per ripristinare questa fermata ci sono (almeno a nostro parere) tutte quante: visto che ad oggi ancora è tutto avvolto nel mistero, non possiamo fare altro che affidarci alla stampa ed all’opinione pubblica, con la speranza che questo po’ di “baccano” che, modestamente, siamo diventati molto bravi a fare (quando serve), riesca a far cambiare finalmente qualcosa, anche alla luce dell’importante obiettivo raggiunto recentemente dalla nostra associazione, ovvero l’istituzione della fermata di Rosarno (a partire da giugno) per il Frecciargento Reggio Calabria Centrale – Roma Termini.
Roberto Galati
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