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Riceviamo e pubblichiamo:
La mancata adozione di concreti provvedimenti finalizzati quantomeno a frenare il dilagante ed allarmante inquinamento atmosferico, idrico e marino nel paese di Lazzaro, prodotto dal mal funzionamento dei depuratori presenti sul territorio comunale e da permanenti scarichi a cielo aperto di acque fognarie non depurate negli alvei fluviali e direttamente nel mare, che da anni minacciano la nostra salute con grave pregiudizio per l’ambiente; le esagerate rassicurazioni alla luce dei fatti per niente convincenti, fornite alla popolazione dall’ARPACAL e dal Sindaco del Comune di Motta SG che con insistenza continuano a minimizzare l’inquinamento asserendo addirittura che le acque marine di Lazzaro sono eccellenti, hanno “costretto” la scrivente associazione ad adire la Commissione Europea Direzione Generale per l’ambiente.
A fronte di tale denuncia il Capo Unità della Direzione D- Acqua, ambiente marino e sostanze chimiche ENV.D.2, Ambiente marino e settore acqua, Claude Rouam, con nota dello scorso 13 dicembre ci ha comunicato:
“”Gentile signore Crea, abbiamo ricevuto i documenti da Lei mandati con la lettera del 31 ottobre per segnalare il cattivo funzionamento di depuratori comunali e lo scarico di acque fognarie non depurate negli alvei fluviali e nel mare. La ringraziamo per il Suo interesse e per la documentazione esaustiva da Lei inviata.
Come glielo avevamo spiegato nella nostra prima risposta, la Commissione ha già affrontato la questione della non conformità di molti agglomerati urbani alla direttiva 91/271 /CEE avviando contro l’Italia diverse procedure d’infrazione. Avendo esaminato la Sua denunzia, siamo in grado di confermare che l’agglomerato di Motta San Giovanni è già coperto da una delle procedure in corso. La Sua segnalazione non riceverà quindi altro seguito individuale, ma la documentazione ricevuta sarà tenuta in considerazione nell’ambito della procedura già in corso.
Le porgiamo i nostri distinti saluti, Claude Rouam”””””””.
Nella succitata denuncia quest’associazione ha sottoposto all’attenzione della Commissione Europea anche la problematica relativa alla costruzione del Nuovo polo depurativo in località Oliveto di Lazzaro, in area classificata a rischio d’inondazione R4, ove la normativa vigente vieta qualsiasi tipo di costruzione e ampliamento, sottolineando, tra l’altro, che la nuova infrastruttura non risulterebbe essere coperta da finanziamento che comprenda l’intera opera.
Quindi verosimilmente potremmo ricadere in uno scenario che non modifica l’attuale sistema di depurazione, perché con il finanziamento di euro 2.646.000 (il costo dell’intera opera ammonterebbe a circa 7.326.242,16 euro) sarebbe eseguita la prima fase dell’intervento consistente nel convogliare le acque del depuratore di San Vincenzo di Lazzaro nel depuratore dell’Oliveto e in seguito, se la Regione Calabria finanzierà le restanti opere, si procederà alla seconda fase ove sarebbe stata prevista la dismissione del depuratore di Motta Castelli con l’adduzione dei relativi liquami all’impianto dell’Oliveto e la demolizione dell’attuale depuratore.
Giova ricordare, in particolare agli Uffici comunali in indirizzo, che il progetto concernente la costruzione del Nuovo polo depurativo non risulterebbe approvato dal consiglio comunale (il verbale di deliberazione Consiglio Comunale delibera nr. 26 del 28.5.2009 e verbale di deliberazione della Giunta Comunale delibera 129 del 06.08.2010 si riferiscono all’adeguamento e potenziamento del depuratore dell’Oliveto), né risulterebbe rilasciato il parere dell’autorità di bacino regionale, condizione ritenuta necessaria dalla specifica Commissione presso il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio che nel 2003 ha esaminato il progetto relativo all’ adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione dell’Oliveto ed ha vincolato il parere “Favorevole” definitivo al rilascio di quello dell’Autorità di Bacino per la localizzazione dell’impianto.
Vincenzo CREA
Responsabile e coordinatore del territorio nazionale
Area di interesse tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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