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Dal 16 maggio 2013 è partito il nuovo bando per acquisire la disponibilità delle strutture scolastiche che forniscono servizi per l’infanzia che intendano aderire alla misura sperimentale introdotta dalla legge sulla riforma del lavoro del 2012. La legge introduce, in maniera sperimentale per gli anni 2013-2015, la facoltà per la madre lavoratrice di richiedere la corresponsione di un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati.
L’elenco verrà formato annualmente con le strutture in possesso dei requisiti previsti dal bando, per tutti gli anni della sperimentazione, e pubblicato sul sito dell’Istituto (www.inps.it), affinché le lavoratrici possano preventivamente consultarlo per effettuare l’iscrizione del bambino alla struttura prescelta, prima di presentare la domanda di ammissione al beneficio.
Le strutture che forniscono servizi per l’infanzia pubbliche e quelle private accreditate con la rete pubblica, potranno presentare la domanda di inserimento nell’apposito elenco, istituito dall’Inps, per aderire alla sperimentazione prevista dall’ex articolo 4, della legge n. 92/2012. Il bando, contenente i termini e le modalità di presentazione della domanda, sarà pubblicato il 16 maggio 2013 sul sito internet dell’Istituto (www.inps.it).
La domanda va presentata all’Inps dalla struttura o dagli intermediari abilitati (consulenti del lavoro e associazioni di categoria provviste di delega) esclusivamente per via telematica, utilizzando i servizi accessibili dal sito dell’Istituto tramite PIN dispositivo.
Una volta formato l’elenco delle strutture, l’Inps pubblicherà il bando per l’assegnazione dei contributi per l’acquisto dei servizi per l’infanzia a cui potranno partecipare le madri lavoratrici.
Per una corretta presentazione della domanda, in aggiunta a tutte le informazioni relative alla conformità della struttura ed alla normativa prevista dalla legge, è necessario:
– munirsi in tempo utile del PIN per l’accesso ai servizi on-line;
– essere in possesso dei dati per ricevere il pagamento del servizio: codice IBAN, nome della banca, indirizzo, comune, numero civico e CAP della filiale della banca, riferimenti del titolare del conto corrente (ragione sociale o nome e cognome).
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