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Carlo Parisi: 190 voti. Pietro Melia: 59. Una scheda bianca. Con una percentuale pari al 76,31 dei voti validi, il fiduciario dell’Inpgi della Calabria è stato rieletto per la terza volta nel Consiglio generale dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani.
Ancora una conferma, dunque, per Carlo Parisi, che ha incassato 190 voti tra i 250 giornalisti attivi che hanno votato, in Calabria, per la Gestione Principale dell’Inpgi (Inpgi 1). Melia è, dunque, riuscito a raccogliere il 23,69 per cento.
Nel dettaglio, dei 41 giornalisti attivi che si sono recati alle urne, al seggio di Reggio Calabria, 35 hanno accordato la loro preferenza a Carlo Parisi (85,37%), 6 a Pietro Melia (14,63). Dei 209 giornalisti che hanno, invece, scelto il voto elettronico, 155 hanno votato Parisi (74,51%), 53 Melia (25,48%), 1 scheda bianca.
A votare per l’Inpgi 1 sono stati, inoltre, 15 pensionati (12 on line e 3 al seggio). Per la Gestione Separata (Inpgi 2) hanno, infine, votato 235 giornalisti (147 on line e 88 al seggio).
Carlo Parisi e Pietro Melia, d’altro canto, si erano già confrontati in passato: alle elezioni per il Consiglio Generale dell’Inpgi del 2003, dei 182 aventi diritto al voto in Calabria, avevano votato 144 giornalisti. Nell’occasione, Parisi fu eletto, per la prima volta, consigliere generale dell’Inpgi con 98 voti (67,59%) contro i 46 (31,72%) riportati da Melia. Un voto era andato, inoltre, a Valter Leone (0,69%), mentre 1 scheda era stata dichiarata nulla. Nel 2008, invece, l’unico candidato Carlo Parisi ha riportato 129 preferenze su 129 votanti.
Un risultato, quello odierno, che sembra, dunque, avere radici ben salde: “E’ un risultato confortante – ammette Carlo Parisi – che premia l’impegno a favore dei giornalisti della Calabria, di tutti i giornalisti. Un risultato del quale non nego l’enorme soddisfazione, per un semplice motivo: dimostra che ciò che conta sono i fatti, l’impegno quotidiano per la categoria. Non le parole, specie se si trasformano in calunnie e illazioni tendenziose che, lo dice la realtà, non hanno sortito alcun effetto, se non quello di inasprire un clima già difficile per i giornalisti nella nostra regione”.
Nel ringraziare “i colleghi che mi hanno accordato, ancora una volta, la loro fiducia – sottolinea Parisi – ribadisco la volontà di continuare ad adoperarmi per tutti gli iscritti, nessuno escluso, e per quelli che entreranno, da qui in avanti, nell’Istituto. Un Istituto di previdenza, ricordiamolo, quello dei giornalisti, al sicuro per i prossimi 50 anni”.
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