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Riprenderanno, finalmente, dopo varie vicissitudini burocratiche i lavori per la realizzazione del nuovo canile della Lega per la difesa del cane sez. RC, già interrotti per l’esaurimento dei fondi a disposizione.
L’Associazione Lega per la difesa del cane RC vuole, a tal proposito, rendere noti alcuni fatti accaduti negli ultimi mesi.
Orbene, successivamente al predetto stop lavori, e mentre l’associazione stessa si adoperava a reperire altre risorse per completare la propria tanto sperata struttura, la Regione Calabria, in persona del Governatore, quale commissario ad acta per la sanità, emanava il decreto n. 197 del 20 dicembre 2012 in tema di randagismo. Questo provvedimento, oltre a prevedere nuovi requisiti strutturali per tutti i canili, stabiliva un termine per l’adeguamento delle strutture esistenti di sei mesi dalla sua entrata in vigore, pena la loro chiusura immediata.
La Lega per la difesa del cane che, in persona della Presidente Rogolino Rosa, gestisce attualmente il rifugio di Campo Calabro, rilevato da un precedente proprietario con il solo scopo di salvare i circa 300 cani ivi ospitati, in forza del predetto decreto, avrebbe visto chiudere il proprio canile, non adeguabile agli standard previsti dalla disposizione regionale. Ma, soprattutto, avrebbe subito la deportazione dei propri cani, laddove entro il 31 maggio 2013(ovvero i 6 mesi previsti dal decreto) non si fosse trasferita presso la sua nuova struttura in costruzione.
L’Associazione con i suoi straordinari volontari, rendendo pubblica tale situazione di difficoltà e urgenza sopravvenuta, avviavano immediatamente una raccolta fondi, anche tramite i social network, che riscuoteva una grande solidarietà da parte della gente, la quale riconosceva l’annoso operato della Lega del cane sul territorio. Tuttavia, scontrandosi con l’inesorabile decorso del tempo, a cui corrispondeva una macchinosa burocrazia amministrativa, vista anche l’avvenuta modifica totale del progetto iniziale del nuovo canile, imposta dal decreto in questione, si optava, quasi alla disperata, per l’ottenimento di una proroga.
Insperatamente e fortunatamente questa richiesta veniva, però, accettata, previa presentazione di un cronoprogramma lavori del nuovo rifugio, ciò anche per le conseguenze nefaste dell’applicazione del medesimo decreto che avrebbe portato alla chiusura della maggior parte dei canili calabresi esistenti, con grave ripercussione sulla già incontrollabile piaga del randagismo.
Ebbene, oggi la Lega per la difesa del cane di RC si rivolge nuovamente ai propri sostenitori e a tutti gli animalisti calabresi, che con la loro solidarietà hanno già realizzato lo straordinario risultato di consentire la ripresa dei lavori per il nuovo canile. Infatti, il loro preziosissimo sostegno ha permesso di coprire le innumerevoli spese burocratiche, nonché le spese di nuova progettazione della struttura, e consentiranno altresì di realizzare parte importante del nuovo canile.
Tuttavia, serve un ultimo importante sforzo per scongiurare una nuova interruzione dei lavori, che potrebbe definitivamente chiudere la porta al sogno di avere una struttura all’avanguardia nazionale, e unica in Calabria, dove randagi e senza famiglia troverebbero una casa confortevole in attesa della sperata adozione. Qualsiasi tipo di supporto o aiuto sarà fondamentale per il raggiungimento di questo grande obiettivo, per il bene degli amici a quattro zampe.
L’Associazione è consapevole che questo appello non resterà senza riscontro, avendo sempre trovato il sostegno e l’appoggio della gente, senza le quali nulla sarebbe stato realizzato, laddove invece le Istituzioni sono sempre rimaste inerti, nonostante le numerose istanze in tal senso sottopostegli e le dimensioni tragiche che il randagismo ha raggiunto in Calabria.
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