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L’8 maggio l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Rotary Club e la Città del Sole Edizioni ricorderanno il prof. Edoardo Mollica, scomparso improvvisamente un anno fa. Professore ordinario di Estimo e Valutazione economica presso la Facoltà di Architettura della città dello Stretto, fondatore del CERERE, (Centro Regionale per il Recupero dei Centri Storici Calabresi), impegnato politicamente e socialmente, lo stimato docente ha profuso il suo impegno a favore della Calabria e del suo sviluppo.
Rigoroso e attento nei suoi studi, appassionato ed energico, ha promosso studi, pubblicazioni, cicli di formazione e molteplici altre iniziative, dedicandosi in particolare alle zone più emarginate e ai borghi abbandonati della Calabria, e a progetti di recupero e valorizzazione delle sue risorse.
A distanza di un anno molti ricorderanno lo stimato docente in una serie di iniziative organizzate dal Dipartimento PAU della Facoltà di Architettura. A queste si associa la Città del Sole Edizioni che ha dato alle stampe un volume a firma del fratello Amilcare Mollica, Quale Sud? Itinerari possibili, che, come recita il sottotitolo Della progettualità di Edoardo Mollica, si ispira direttamente al pensiero e alle posizioni del docente.
Il volume sarà presentato martedì 8 maggio alle ore 17.00 presso la Sala di Scienze Giuridiche di Palazzo Sarlo in un incontro organizzato in collaborazione con l’Università e il Rotary Club di Reggio Calabria. A prendere parte all’iniziativa, moderata da Enzo Tromba, i noti esponenti politici: Giuseppe Bova, Giuseppe Giordano, Michelangelo Tripodi, Vincenzo Nociti, oltre all’editore Franco Arcidiaco e all’autore.
Il volume si inserisce nella nuova collana “Antropologia e violenza” di Luigi M. Lombardi Satriani, un progetto editoriale che intende intraprendere percorsi di riflessioni ad ampio raggio attraverso un approccio antropologico. In particolare il testo traccia uno spaccato dell’attuale situazione economico-sociale della Calabria e dell’Aspromonte in particolare, attraverso un racconto-saggio che aiuta a comprendere un territorio ancora oggi conosciuto come “terra del male”. L’autore, in particolare, si sofferma sul territorio dell’Aspromonte e indica anche degli itinerari possibili per neutralizzare “le cause” che impediscono al Sud di entrare in un contesto di civiltà e di libero mercato, armonizzando il locale con il globale.
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