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Non è rituale l’omaggio che i Comunisti Italiani, riuniti in assemblea nei locali della Scuola media di Careri, rendono a Francesco Perri, che nel paese aspromontano nacque nel 1885 e da qui allontanandosi, ma solo fisicamente, cantò l’epopea del popolo calabrese lungo le vie del mondo con il suo romanzo epocale “Emigranti” ( Milano 1928). È un omaggio sostanziale. Infatti, il Segretario regionale dei Comunisti Italiani, responsabile nazionale del dipartimento Mezzogiorno e Assessore regionale all’Urbanistica, on. Michelangelo Tripodi, che conclude la manifestazione, inizia la sua analisi del malessere meridionale, appunto, dalla nuova emigrazione che prosegue la vecchia emigrazione. Il cruccio di Perri torna nelle parole dell’on. Michelangelo Tripodi che, poi, allineando fatti e documenti, del governo Bossi-Berlusconi dimostra come questo sia il governo “ più antimeridionale nei fatti e più antimeridionalista nelle teorie dell’intera Storia dell’Italia post-risorgimentale”.
“Tornano”- dice con forza Michelangelo Tripodi- “ vecchie calunnie come quella del Mezzogiorno palla di piombo al piede dell’Italia o come quella ancora più sconcertante dei meridionali naturalmente inferiori, che avrebbero, perciò, bisogno di essere liberati da forze esterne, come sostiene il ministro Brunetta. E prosegue la politica di rapina delle risorse del Sud e delle risorse destinate al Sud: dall’Ici, ai fondi FAS per giungere alla cancellazione dei fondi per le infrastrutture necessarie al territorio”.
“ Contro tutto questo – ha continuato il Segretario regionale dei Comunisti Italiani – il PdCI non lancia una battaglia strettamente di Partito, ma una battaglia meridionalista per il bene di tutti i calabresi e di tutti i meridionali, una battaglia, dunque, di grande respiro, che intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la difesa del Mezzogiorno e della Calabria”.
Esplode l’applauso convinto dell’Assemblea nella quale si notano architetti di gran pregio, come Antonio e Rocco Zito, medici del popolo, come il dr. Bruno Mantegna di Benestare, Giuseppe Monteleone, carico del gran nome del padre migrante e poi sindaco del popolo, splendido sindaco di Careri, il vicesindaco di Careri Totò Zito, l’avv. Domenico Mantegna vicesindaco di Benestare, l’assessore di San Luca Francesco Murdaca. E tanti giovani.
“Abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente, cioè di una classe dirigente – ha concluso Michelangelo Tripodi – autonoma, con la schiena diritta, che abbia come suo scopo esclusivo gli interessi della Calabria. E che cosa fa Berlusconi, togliendo ogni sia pur minimo respiro di autonomia nelle scelte del Pdl calabrese ? Candida a governatore della Calabria il sindaco di Reggio Calabria, che ha la sfrontatezza di presentarsi come già governatore nei manifesti elettorali, e che si è finora rivelato capace di dire dolo e sempre sì a Berlusconi. È questo l’uomo nuovo? Bene. Quest’uomo nuovo è stato per cinque anni, dal 1995 al 2000, Presidente del Consiglio Regionale e successivamente è stato Assessore regionale al Lavoro della peggiore Giunta della Calabria guidata da Chiaravalloti; inoltre, è da anni sindaco della città ed ha saputo solo saccheggiarla e indebitarla. E allora c’è da dire che con Scopelliti il Presidente del Consiglio Berlusconi vuole instaurare in Calabria il governo più antimeridionale e antimeridionalista della storia della Calabria dalla costituzione delle Regioni ad oggi”.
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