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Le iniziative assunte negli ultimi giorni da parte dei dipendenti Sorical non fanno altro che rendere sempre più evidente la drammatica situazione in cui versa la gestione del Servizio idrico calabrese. Se da un lato non possiamo che solidarizzare con questi lavoratori, dall’altra non possiamo dimenticare le motivazioni che hanno portato a questa situazione.
Un punto dolente, ad esempio, è quello dei crediti vantati nei confronti dei comuni calabresi, e che ammontano a circa 220 milioni di euro. Di questa somma, e non ci stancheremo mai di ricordarlo, una parte è dovuta agli aumenti illegittimi applicati dalla Sorical e condannati dalla Corte dei Conti. Un’altra consistente percentuale di questa cifra è dovuta al conteggio nelle fatture anche delle perdite nella rete idrica, circa il 50% delle forniture secondo il dato medio nella nostra regione. Per non parlare poi dei debiti storicizzati, precedenti alla gestione Sorical, e che la cui riscossione è stata affidata alla stessa.
Anche il sequestro dei crediti a favore dei fornitori Sorical, condannato dai dipendenti, era però un atto prevedibile, visto che nelle convenzioni fatte firmare ai comuni morosi, come Reggio Calabria e Villa San Giovanni, una delle condizioni per la rateizzazione degli importi era proprio l’obbligo ad autorizzare la cessioni dei crediti.
Il nostro augurio, che è anche l’intento della legge di iniziativa popolare che stiamo promuovendo, è che la Sorical venga chiusa definitivamente, e con essa la parentesi delle gestioni privatistiche del Servizio idrico, e che competenze, servizi e personale passino ad una azienda speciale, Acqua Bene Comune Calabria, gestita interamente in maniera pubblica, trasparente e soprattutto partecipata, dove anche il personale dipendente, che in tutti questi anni ha acquisito esperienze e conoscenze indispensabili per garantire un ottimo servizio, possa dire la sua.
Venerdì 8 febbraio alle ore 18.00 ci incontreremo a Villa San Giovanni, presso il centro socio-culturale Nuvola Rossa, per definire il prossimo calendario delle iniziative a sostegno della campagna di raccolta firme: invitiamo tutti gli acquaioli a parteciparvi. Perché si scrive acqua ma si legge democrazia.
Comitato provinciale reggino Acqua Pubblica
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”
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