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Si è svolto alla Direzione Generale Pesca del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali l’incontro sulle problematiche della pesca in Calabria e delle relative marinerie.
Della delegazione calabrese, guidata dallassessore al ramo Michele Trematerra, hanno fatto parte lassessore alle attività produttive Demetrio Arena, i senatori D’Ascola e Caridi, coadiuvati dal dirigente generale del Dipartimento Agricoltura Giuseppe Zimbalatti e dal dirigente regionale del settore pesca Ernesto Forte. All’incontro hanno preso parte anche i sindaci di Scilla e Bagnara.
La delegazione del Ministero era guidata dal direttore generale della direzione pesca, Emilio Gatto, che ha coordinato i lavori.
Numerosi sono stati gli aspetti affrontati nel corso dell’incontro. Si è discusso della crisi che sta vivendo il comparto della pesca in Calabria. Sul punto, ampia condivisione e disponibilità è stata registrata in ordine all’avvio di un percorso che possa portare ad una sorta di riconoscimento di stato di crisi del settore con la possibilità di attivare interventi in favore dei lavoratori del comparto. A tal proposito, sin dalla prossima riunione della Commissione Politiche Agricole della Conferenza Stato Regioni, in programma a Roma il prossimo 29 maggio l’assessore Trematerra avanzerà formale istanza. E stata inoltre posta particolare attenzione sulle conseguenze che l’applicazione delle stringenti normative comunitarie e nazionali hanno determinato alla pesca calabrese, con crolli della produttività. Si è inoltre discusso sull’uso delle ferrettare e delle cosiddette pesche speciali che, in maniera territorialmente diversificata, stanno preoccupando le marinerie di quasi tutta la regione.
Il ricorso a deroghe è stato escluso, anche perché una loro concessione rischierebbe di pregiudicare irrimediabilmente tutte le altre misure che si potrebbero mettere in campo. Sono state valutate pertanto numerose ipotesi di intervento temporaneo ed anche strutturale, attingendo a risorse finanziarie comunitarie, nazionali e regionali. Come l’attivazione di misure socioeconomiche, non soltanto legate alla restituzione degli attrezzi di pesca, in grado di favorire l’accesso al credito ed al ripianamento delle passività onerose, di contributi in grado di consentire la conversione in attività di pesca compatibili. Inoltre, attraverso l’accelerazione dell’approvazione dei piani di gestione, sarà possibile consentire remuneratività alle pesche speciali, anche attraverso l’autorizzazione di attività sperimentali che consentano la commercializzazione del pescato. È stata infine manifestata con determinazione la necessità di avviare idonee procedure di assegnazione di quote tonno alla Calabria, che da anni ormai ne è priva, possibilmente sin dal 2014.
La rappresentanza regionale, constatata la grande disponibilità del Ministro De Girolamo, grazie alla quale, su diretto interessamento del Presidente Scopelliti, è stato possibile avviare un tavolo di lavoro così qualificato ed operativo, si ritiene soddisfatta e fiduciosa per provvedimenti tempestivi e mirati in grado di ridare la giusta serenità lavorativa a questo importante comparto produttivo regionale.
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