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E’ stato inaugurato sabato 18 maggio u.s., a Riparo nei nuovi locali parrocchiali di Santa Maria della Neve l’emporio della solidarietà “Genezareth: un RIPARO per la crisi”.
L’inaugurazione è stata preceduta dalla celebrazione della Santa Messa presieduta dal nostro Arcivescovo Mons. Vittorio Mondello, il quale ha tra l’altro detto “Se Dio ci ama, siamo portati ad amare tutte le creature nelle quali è presente l’immagine di Dio, nei fratelli sofferenti, negli ultimi, nei poveri. La Chiesa non può sostituirsi allo Stato, ma contribuisce con le proprie forze>> Erano presenti inoltre il Direttore della Caritas Diocesana, Don Antonino Pangallo, che nel suo messaggio di saluto ha evidenziato quanto sia importante” l’esperienza di una Chiesa che non delega alla carità, ma contribuisce a creare il welfare dal basso”. La professoressa Nella Restuccia, responsabile del Centro d’ascolto diocesano Mons. G. Ferro, ideatrice e referente del progetto, ha presentato il progetto << l’emporio nasce come risposta ad un bisogno rilevato dal Centro di ascolto diocesano “Mons. G. Ferro” e dagli altri centri di ascolto Caritas, che negli ultimi tempi hanno registrato una sempre crescente richiesta di sostegno alimentare. In conseguenza della crisi occupazionale, per la chiusura di tante aziende e attività commerciali, tante famiglie inaspettatamente si sono venute a trovare senza alcuna fonte di reddito e quindi costrette a chiedere aiuto per gli indispensabili mezzi di sussistenza.
Di fronte a tale situazione, che ha i caratteri di una vera e propria emergenza, abbiamo in Caritas approfondito la riflessione per cercare una risposta al bisogno rilevato e, guardando all’esperienza Caritas di altre città, ci è sembrato che l’Emporio della solidarietà fosse una modalità di aiuto, più rispettosa della dignità della persona, in quanto le famiglie in questo supermercato sui generis potranno scegliere i prodotti di cui hanno veramente bisogno ed essere accompagnate ed aiutate a non perdere la speranza di ripartire, superato il periodo di crisi più grave. Una modalità nuova, dunque, che promuove l’autonomia delle famiglie e ne sostiene la speranza. Tra le diverse possibilità di organizzazione e di gestione ha proseguito la prof.ssa Restuccia – è stata scelta quella del partenariato con alcune parrocchie della zona centro della città, Candelora, S. Paolo e S. Agostino che hanno aderito all’iniziativa, partner del progetto è anche l’associazione Piccola Opera Papa Giovanni, E’ stata fatta questa scelta della collaborazione con le parrocchie e l’associazione perché essa realizza la finalità principale della Caritas che è quella dell’animazione della comunità alla testimonianza della carità.
Questo Emporio non è sostenuto finanziariamente da una fondazione né da convenzioni con Enti pubblici, come altri empori di altre diocesi, ma nasce da una scommessa sulla generosità dei reggini per la sua sostenibilità e soprattutto dalla fiducia nell’aiuto della Provvidenza che sempre opera dove trova disponibilità.
L’augurio più bello che voglio formulare ha concluso la professoressa Restuccia è che qui tante famiglie che si trovano nel bisogno ( partiamo con 120) possano ricevere aiuto ed essere sostenute nella speranza di ripartire, una volta superato il periodo di difficoltà. Ma voglio augurare anche che questa opera segno sia non solo per la comunità ecclesiale, ma per tutta la città di Reggio un’opportunità e uno stimolo a crescere nell’attenzione ai poveri e nella cultura della solidarietà>>
Nel suo messaggio di saluto, il presidente dell’Amministrazione Provinciale Dr. Giuseppe Raffa ha posto l’attenzione “sulla capacità che la Chiesa ha nel territorio auspicandosi che si riesca a rivitalizzare la nostra società e che anche questa iniziativa può essere un motivo di rilancio”.
Infine è intervenuto l’architetto Angelo Frascati, nella sua qualità di imprenditore di Termocasa, che ha proposto alcune azioni per sviluppare meglio il progetto “miriamo alla creazione di un pool di imprese solidali che dovranno integrare e sostenere il progetto, sarà nostro impegno sviluppare la massima sensibilizzazione nel mondo imprenditoriale perché un fattivo e continuativo contributo economico sia devoluto alle opere di solidarietà che nel progetto sono chiaramente ben definite, al fine di liberare dal bisogno famiglie di nostri concittadini indigenti, lo faremo con singole campagne di sensibilizzazione non solo con le nostre personali attività ma in associazione con altre imprese che come noi credono nei valori umani della solidarietà, del rispetto, della fratellanza,della dignità e della liberta”.
Erano inoltre presenti alla cerimonia inaugurale i partner di progetto, Padre Bruno Mioli della parrocchia di S. Agostino, Mons. Giacomo D’Anna della parrocchia di S. Paolo, Don Luigi Cannizzo della Candelora, il presidente della piccola Opera Papa Giovanni, Prof. Pietro Siclari, l’onorevole Candeloro Imbalzano della Regione Calabria, il Presidente della Provincia, Dr. Giuseppe Raffa, il consigliere Provinciale Demetrio Cara, rappresentanti di associazioni, autorità militari e tutti i volontari. Don Nino Russo, ha ringraziato quanti hanno collaborato all’ultimazione dei nuovi locali, giovani, adulti, pensionati, i tanti benefattori, la Caritas Diocesana, e l’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, in particolare il Consigliere Demetrio Cara per l’impegno profuso.
Il desiderio di un “forte riscatto” sociale, l’aiuto della Provvidenza consentono alla comunità parrocchiale di Riparo Cannavò di poter usufruire di nuovi spazi che tracciano l’avvio di un nuovo percorso di crescita nella fede, nonché un miglioramento sociale e culturale per l’intera vallata del Calopinace: ed il primo “indicatore” è rappresentato dalla nascita dell’emporio della solidarietà” Genezereth un RIPARO per la crisi” un vero e proprio supermercato per chi vive un momento di disagio e nel quale il “donare” ed “il donarsi” diventano una cosa sola.
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