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di Giovanna Principato
E’ trascorso un mese da quando Mariarita ci ha lasciato creando attorno a chi soprattutto l’ha conosciuta, amata e saputa apprezzare un vuoto che difficilmente potrà essere colmato.
Mariarita era dolce, amabile, socievole.
E’ andata via come sanno fare le persone “grandi”, in punta di piedi – quasi in silenzio, senza rumore – com’era solita, quando non voleva che gli altri si accorgessero della sua presenza.
Mariarita, “figlia coraggio”, così com’è stata definita davanti alla sofferenza, nonostante la sua giovanissima età, non si è mai arresa di fronte a quello che le era stato dato di vivere.
Ha sempre affrontato, grazie anche all’amore indicibile dei suoi genitori con fede, serenità e coraggio la sua quotidianità, fatta di vita vissuta a scuola come in famiglia, con i compagni o gli innumerevoli “amici” di facebook con i quali s’intratteneva in discussioni che la impegnavano, mettendo in risalto il desiderio di andare incontro alla vita, scoprendola e vivendola, nonostante quello che silenziosamente si portava dentro e che certamente non le impediva d’essere come tante altre sue coetanee.
Le innumerevoli testimonianze di stima riportate su internet dal giorno della sua dipartita da questa terra, stanno a significare, quante sono le persone che le volevano e le vogliono bene e quanto lei si facesse amare da chi le stava intorno.
Presente fino all’ultimo giorno di scuola, senza curarsi del suo stato precario di salute, anche lei avrebbe voluto vivere le sue vacanze andare al mare o scorrazzare sul lungomare ed invece, nonostante i numerosi viaggi della speranza, Mariarita non ce l’ha fatta ed il 26 giugno, malgrado la sua giovanissima età, il 13 giugno aveva festeggiato i suoi quindici anni, in una delle tante calde giornate di questa lunga estate ha rivolto il suo sguardo al Padre.
La visione cristiana della morte è espressa in modo impareggiabile nella liturgia della Chiesa:
«Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di quest’esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo ».
Proprio per questo, Mariarita rimane e rimarrà per tutti noi, una piccola/grande maestra di vita, poiché non solo ha saputo portare la sua croce, ma ora che fisicamente non è più tra noi c’insegna dal cielo a capire cosa significa vivere la vita e donarsi agli altri con l’unica prerogativa che solo l’amore di Dio, quello vero, può dare senso al nostro essere su questa terra.
Quanto accaduto a Mariarita, possa aiutare i giovani di oggi, suoi coetanei, a riscoprire il senso della vita, dell’andare a scuola, dell’amicizia, dell’altro, che ci sta attorno, malato o sorridente che sia, affinché le nostre giornate siano sempre più piene di significato e non svuotate o peggio ancora “noiose”, poiché non era questo lo stile con cui Mariarita intensamente ha sempre vissuto i suoi quindici anni.
Le parole di Santa Teresa di Gesù Bambino «Non muoio, entro nella vita», scritte a margine dell’epigrafe che dava la notizia della sua scomparsa, nonché le colombe bianche librate in volo nel giorno delle sue esequie, stanno proprio a testimoniare che lei è entrata nella vita “for ever”.
Rimarrai sempre nel mio cuore.
Padre
parole e musica di Claudio Chieffo (dal sito www.claudiochieffo.com/canzoni.html)
Tu non sapevi ancora come ti avrei chiamato,
il volto che ti ho dato, la storia che hai vissuto,
tu non sapevi ancora, tu non sapevi ancora…
quando giocavi sulla porta della casa a fare la signora
io preparavo alla tua vita grandi cose
che non sapevi ancora, che non sapevi ancora, che non sapevi ancora…
Poi conoscesti il dolore che toglie il gusto alle cose,
ma riempie le parole, di vita le colora,
tu lo vivesti allora, tu lo vivesti allora, tu lo vivesti allora…
poi ti ho donato quell’amore sincero così misero e grande
perché il dolore diventasse più lieve
e il tuo amore infinito, il tuo amore infinito, il tuo amore infinito…
Ora ti voglio con me: non devi avere paura,
devi lasciarti andare, tutto si compie ora,
tutto si compie ora, tutto si compie…
…ora qui non esiste più il buio,
c’è la luce negli occhi di Dio,
c’è la pace nelle mani di Dio,
c’è la Gioia nel cuore di Dio!
Faccia a faccia
parole e musica di Claudio Chieffo (dal sito www.claudiochieffo.com/canzoni.html)
Rimane talvolta solo il silenzio,
rimane soltanto un grande vuoto
e non puoi fare altro che pregare,
che chiedere a Lui che ti ha dato tutto
la forza di continuare.
La morte di un uomo e le sue mani,
il tempo passato ed il domani
e non puoi fare altro che pregare,
che chiedere a Lui che ti ha dato tutto
la forza di continuare.
Rimani con Dio a faccia a faccia,
sei povero e solo davanti a Lui
e non puoi fare altro che pregare,
che chiedere a Lui che ti ha dato tutto
la forza di continuare.
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