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Si è discussa in Consiglio regionale l’interrogazione presentata dal consigliere Mimmo Talarico sullo stato di attuazione dei lavori del Porto di Diamante.
Nel merito, il Consigliere Talarico chiedeva di conoscere i motivi del ritardo nella ripresa dei lavori, considerato che il 15.10.2012, un anno fa, si era tenuto un incontro tra la Regione Calabria, il Comune di Diamante e l’impresa concessionaria per fare il punto della situazione, al termine del quale era stato dichiarato che tutte le difficoltà erano state superate e che i lavori sarebbero ripresi al più presto.
L’assessore ai LL. PP. Gentile, cui l’interrogazione era rivolta, incalzato da Talarico, ha dichiarato: “Devo ammettere che sono stato tratto in inganno”, riferendosi alle rassicurazioni che aveva precedente dato sulla ripresa dei lavori dell’importante opera.
Le difficoltà, secondo Gentile, deriverebbero dalla mancanza di alcune autorizzazioni, ed, in particolare, della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.).
Nel suo intervento Talarico si è detto parzialmente soddisfatto della risposta dell’Assessore Gentile. Ha riconosciuto l’onestà dello stesso che ha ammesso un suo errore di valutazione sulla situazione, pur chiedendosi come ciò sia stato possibile da parte di un politico e di un amministratore di lungo corso.
In ogni caso si è augurato che la situazione si sblocchi al più presto, perché, come nella stessa interrogazione è stato evidenziato “la realizzazione dell’opera, e l’avvio della sua gestione possono rappresentare un importante fattore di ammodernamento, di potenziamento, di riqualificazione funzionale delle strutture di servizio alle attività turistiche, di miglioramento della logistica applicata al settore, che può favorire nondimeno una crescita complessiva dell’economia del territorio”.
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