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Con una leggerissima pioggia ad accarezzare i presenti è stata Mara Rechichi introdurre la serata mettendo in risalto come sarà importante per Locri l’ impegno inteso come presa di responsabilità e la trasparenza intesa come verità da raccontare ai cittadini per affrontare le problematiche che si porranno con estremo realismo e spirito di sacrificio.
Successivamente si è proceduto alla presentazione uno ad uno dei candidati a consigliere e si è ricordato alla cittadinanza della possibilità di esprimere due preferenze di genere e su come sarebbe uno “spreco” non farlo.
I candidati: Diego Orazio Arcidiacono, Gildo Barillaro, Nadia Cautela, Maria Davolos, Anna Maria Giorgio, Maria Antonella Gozzi, Antonio Guerrieri, Raffaele Guidace, Salvatore Domenico Lacopo, Giuseppe (detto Pino) Mammoliti, Pellegrino (detto Rino) Rinaldi, Fausta Stefania Romano, Sainato Wanda. Sergio Schirripa, Abdelhamid Tanan e Giorgianna (detta Giorgia) Taverna.
Ad intervenire per primo, tra i candidati, è stato Antonio Guerrieri, il giovane trentenne “emozionato nel parlare in questa Piazza”, si è soffermato sui problemi che hanno portato al decadimento estetico, commerciale e partecipativo di Locri a causa dello scarso interesse della politica, di una gestione non equa degli stabili a uso commerciale e della poca compattezza di una comunità che si conosce poco e proprio per unire e affrontare concretamente queste criticità che “Generazione Locri” è nata e trovando convergenza di idee ha deciso di sostenere la lista con in testa Antonio Cavo.
Il secondo intervento è stato quello di Pino Mammoliti che “felice di vedere una piazza partecipe, nonostante la pioggia” nel suo intervento ha posto al centro della questione la mala politica da sconfiggere per dare nuova speranza ai cittadini sfiduciati. Altri passaggi importanti, del discorso di Mammoliti, hanno toccato la necessità di recuperare solidarietà sociale e soprattutto la mancata vigilanza da parte degli organi competenti che hanno portato alla scoperta, da parte della giunta Lombardo, di un “bluff” che la città di Locri potrà superare affidandosi a una nuova classe dirigente che non parla al futuro ma parla al presente scevra del mordente personale ma ricca di voglia di far bene per la città.
A chiudere il comizio, introdotto da Mara Rechichi che ha letto dei passaggi della “Relazione Cervellini”, è stato il candidato a sindaco Antonio Cavo.
Illustrando le azioni che verranno intraprese, Cavo annuncia che la “relazione Cervellini” è la base di partenza dell’impegno della lista e che grazie all’atto d’amore di Lombardo nel dimettersi e al lavoro della Commissaria ( Dott.ssa Crea) e dei tecnici finalmente i cittadini di Locri conoscono la verità di quanto accaduto specialmente negli anni 2007-2011. Nel finale il ritmo del discorso sale complice l’aumento della pioggia e Cavo ha tenuto a puntualizzare come la sua squadra affronterà la gestione della cosa pubblica di petto e con la possibilità di ricorrere ad assessorati esterni: “Non per recuperare esclusi eccellenti ma per scacciare gli equilibrismi e il vecchio modo di fare politica affinchè attecchisca un modo nuovo di ragionare”. In ultimo a nome di tutta la lista Cavo ha espresso nuovamente rammarico per l’esclusione dalla competizione elettorale della lista capitanata da Dario Marando e ponendo l’accento su come la capacità di intercettare i finanziamenti possa portare sviluppo a Locri senza gravare sulle tasche dei cittadini come dimostrano il futuro “ostello della gioventù di via Garibaldi e il centro di aggregazione giovanile di piazza De Gasperi”, ha salutato una piazza dei Martiri cullata da una pioggia battente ma sentitamente partecipe fino alla fine.
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