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La Provincia di Reggio Calabria tramite l’Assessorato Provinciale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Immigrazione ed Emigrazione in collaborazione con la Cooperativa CISME, con il Comitato Territoriale ARCI Reggio Calabria e con l’Associazione Interculturale OMNIA ha presentato al Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione la domanda per ottenere il finanziamento del progetto L.A.V.O.R.I acronimo di Lavoro in Agricoltura per la Valorizzazione dell’Occupazione e Reinserimento degli Immigrati.
Il progetto prevede azioni volte alla mediazione linguistica e culturale nonché l’apertura di sportelli informativi nei Comuni della Provincia di Reggio Calabria e l’attivazione di borse lavoro per gli immigrati. Questi in sintesi gli interventi che si potranno realizzare a favore della popolazione di immigrati in età lavorative con particolare riguardo alle donne immigrate. Il progetto avrà durata dodici mesi e rappresenterà, senza dubbio, un valido strumento volto a favorire l’orientamento al lavoro e sostegno all’occupabilità.
“In Calabria – dichiara l’Assessore Rao – l’emergenza Nord Africa preceduta lo scorso anno dall’accordo italo-libico ha prodotto il movimento di migliaia di migranti. Prima dalla Tunisia, con l’evidente obiettivo di raggiungere la Francia, il Belgio e la Germania; poi dalla Libia con flussi di nazionalità mista in prevalenza sub sahariani. In Calabria l’emigrazione di giovani non fa diminuire il numero di
lavoratori di nazionalità straniera che si insediano nel territorio regionale; la presenza di immigrati aumenta anche a dispetto del contesto generale di crisi economica . In generale, il loro numero aumenta da qualche anno a questa parte, smentendo di fatto l’dea di una Calabria come terra di solo passaggio ma accreditandola sempre di più come regione in cui i cittadini migranti iniziano a stabilirsi ; questo determina una progressione costante alle sfide dettate dalla convivenza con altre culture. La provincia col maggior numero di residenti stranieri è Reggio Calabria (25.273), seguita a ruota da Cosenza (23.019) e Catanzaro (13.291) con un’incidenza femminile che spesso è sopra il 50% con il picco della provincia di Reggi Calabria: 54,3%”.
Diversi studi, – prosegue Rao nella nota – tra i quali quello della Banca d’Italia di giugno 2011, hanno posto in evidenza la funzione complementare dei lavoratori immigrati in grado di favorire migliori opportunità occupazionali per gli italiani in quanto questi ultimi vengono a mancare, o a cessare di crescere, nei settori produttivi considerati non appetibili dagli italiani come in agricoltura, in edilizia, nell’industria, nel settore familiare.( 383 nuovi occupati immigrati rispetto al 2010; solo a Reggio Calabria + 177 )”.
“Il progetto – conclude l’assessore Rao – promosso d’intesa con il Presidente Raffa tiene conto di questi dati ed intende diffondere informazioni e orientamento soprattutto nel settore dell’agricoltura della provincia di RC. Quest’ultimo infatti registra una prevalenza di impiego di immigrati (16.193 ) elevato rispetto agli altri settori ( industria 12.337; altre attività 2.171 ) Gli impiegati nel settore agricolo in Calabria sono il 30,1% rispetto a quelli nel settore industria che sono il 21,7%. Da sottolineare che una grande area a forte vocazione agricola della Provincia di RC ,la “Piana di Rosarno”, è fortemente interessata da tali fenomeni”.
Obiettivo generale del progetto è quello di favorire un più adeguato e corretto inserimento lavorativo nel settore agricolo per i cittadini dei Paesi Terzi. Il progetto si propone di sensibilizzare il territorio di riferimento e di promuovere presso le realtà agricole locali l’attivazione di rapporti di collaborazione e cooperazione all’inclusione lavorativa, alla valorizzazione dei profili professionali del settore agricolo.
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