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“La richiesta, in questa fase, da parte del Dipartimento Regionale alla Salute al ‘Tavolo Massicci’ di una proroga di tre mesi in ordine alla chiusura dei punti nascita che nella Regione non raggiungono i 500 parti l’anno, e tra questi, quello del reparto Maternità dell’Ospedale di Melito Porto Salvo, è un significativo risultato che va ascritto all’azione di tutti coloro, e quindi anche nostra, che, in queste settimane, hanno tentato di far comprendere l’importanza che per il disarticolato territorio dell’Area Grecanica riveste lo stesso reparto”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale della Lista “Scopelliti Presidente” Candeloro Imbalzano che aggiunge: “Va comunque ribadito che il limite numerico è quello definito dal Piano Sanitario Nazionale e non certo dalla Regione, come sottilmente e strumentalmente qualcuno cerca di far passare, e pertanto la disponibilità manifestata dal Dipartimento Regionale a sottoporre a Roma questa proroga testimonia la sensibilità anche verso una struttura ospedaliera, come quella di Melito, che, nell’arco dei decenni, si è caratterizzata particolarmente per l’assistenza assicurata in questo specifico comparto”.
“Il nostro auspicio – conclude Imbalzano- va in direzione non soltanto dell’accoglimento della dilazione del provvedimento generale necessariamente adottato dal Commissario al Piano di Rientro per le cinque strutture calabresi direttamente interessate, ma al possibile riesame di una disposizione nazionale che, oggettivamente, non tiene conto di alcune peculiari situazioni, come quella più volte da noi rappresentata per il Reparto Maternità di Melito Porto Salvo”.
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