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Un laboratorio di teatro civile per svegliare cuori e coscienze. Per capire, far memoria, dissentire. Per armonizzare pensiero, parola, azione.
Riparte così il Teatro Politeama Siracusa di Reggio Calabria. Riparte da dove si era fermato nel giugno scorso, dal binomio arte – educazione, da sempre mission della Fondazione Horcynus Orca (ente capofila dell’associazione temporanea di scopo che gestisce dal 2011 la struttura su affidamento della Regione Calabria). Riparte dal territorio, dai giovani e dai giovanissimi, in attesa della presentazione ufficiale della programmazione integrata 2013/2014, che si annuncia ancora più ricca dell’anno scorso, con appuntamenti “quasi giornalieri” con il teatro, il cinema, la musica, l’arte contemporanea e la formazione. E una vetrina più reale che metaforica sull’economia sociale.
Mercoledì 9 ottobre, dunque, si alza il sipario sul primo appuntamento della stagione: il Laboratorio di Teatro Civile di Mana Chuma Teatro. Diviso in due sezioni, adulti e ragazzi dai 15 ai 20 anni, il laboratorio si articola in due incontri settimanali per gli adulti (il martedì e il mercoledì, ore 18.30/21.00) e uno per i ragazzi (il lunedì, ore 15.00/17.30) fino a maggio 2014. Un percorso alla scoperta dei gesti, dei testi e soprattutto dei temi del teatro civile, con lezioni a cura di Massimo Barilla e Salvatore Arena, drammaturghi, attori e registi di Mana Chuma Teatro, e assistenza organizzativa di Gianni Votano.
Il Laboratorio di teatro civile è insieme un punto d’arrivo e un punto di partenza. Un punto di arrivo perché nasce dalla richiesta di un numero consistente di persone interessate a questo particolare approccio al teatro, oltre che di 21 studenti della provincia reggina che l’anno scorso, insieme ad altri 3500 ragazzi, hanno partecipato a “Teatro d’impegno civile – Strumento didattico interdisciplinare”, il progetto integrato di formazione teatrale e di educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva e alla partecipazione civile realizzato al Teatro Siracusa. Quindici appuntamenti, tra prime e repliche, preceduti e seguiti da incontri su tematiche di estremo interesse educativo al termine dei quali alcuni studenti hanno manifestato la voglia di vivere in prima persona il rapporto con il palcoscenico con un laboratorio teatrale stabile.
Un punto di partenza perché segna, non casualmente, il primo atto della stagione 2013/14 del Teatro Siracusa e la ri-partenza delle attività laboratoriali per Mana Chuma Teatro, dopo dieci anni dedicati quasi interamente alle messe in scena, sempre sul tema del teatro civile.
“La cultura, l’arte e ancor più il teatro chiamano in causa l’impegno civile sempre e comunque, a prescindere dalla forma. Al centro dei nostri spettacoli – sottolinea Massimo Barilla, drammaturgo e regista di Mana Chuma Teatro e direttore artistico del Teatro Siracusa – c’è lo sguardo degli umili, degli offesi, dei perdenti. Ci sono le piccole storie personali che si intrecciano con la grande storia, in una ricerca che mette al centro la parola come arma per risvegliare cuori e coscienze. Il Laboratorio di teatro civile è figlio di questo percorso: restituisce al territorio questa esperienza artistica decennale e insieme sintetizza l’idea di cultura della Fondazione Horcynus Orca. L’idea che sta alla base della gestione del Teatro Siracusa: un teatro-agorà, un centro culturale aperto alla città e all’area dello Stretto, in cui si incontrano linguaggi artistici diversi ma prima di tutto persone che vogliono confrontarsi e ‘vivere’ di cultura come chiave per leggere e interpretare il presente”.
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