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La cattiva gestione dei rifiuti in Calabria viene fuori in tutta la sua evidente drammaticità con le città e i paesi diventati delle vere e proprie discariche, sotto gli occhi impotenti dei cittadini e delle istituzioni locali.
La gestione commissariale che in Calabria avrebbe dovuto significare il ripristino di una situazione ottimale, nonostante sia durata diversi lustri, non ha di fatto prodotto alcun miglioramento al sistema, con l’angoscia di non trovare possibili soluzioni nell’immediato, né a breve o medio termine!
Ricordando che per quanto riguarda l’emergenza in atto e in assenza, ancora, di una risposta risolutiva da parte della Regione, alcuni sindaci dei comuni dove l’emergenza è particolarmente allarmante, hanno già predisposto e, in alcuni casi, hanno già emanato apposite ordinanze contingibili ed urgenti in virtù dei poteri ad essi conferiti dalla legge a tutela della salute e della incolumità delle comunità amministrate, il Sindaco di Motta San Giovanni sollecita i colleghi Sindaci dell’Area dello Stretto ad una riunione congiunta avente a tema l’emergenza rifiuti e la costituzione di un coordinamento col compito di definire insieme alla Regione Calabria un piano di prima emergenza e la pianificazione di misure finalizzate a regolarizzare l’intero sistema rifiuti.
Il Primo cittadino di Motta, nonché V.Presidente dei Sindaci dell’Area dello Stretto, chiede un’assunzione di responsabilità ben oltre il disposto di legge, con l’intento di trovare una via d’uscita, anche perché quella che verrà si palesa come un’estate calda.
Riteniamo ragionevole accogliere la proposta dell’Ass. Regionale All’Ambiente, on.le Pugliano, secondo cui andrebbe applicato il ”principio della tariffa modulare, penalizzando i comuni che non fanno raccolta differenziata, visti i maggiori oneri di trasporto ed ecotassa, a vantaggio dei comuni e dei cittadini virtuosi che la fanno”, ma, nello stesso tempo, chiediamo il rispetto di reciproci obblighi e tra questi anche la certezza di poter conferire in discariche ed impianti funzionanti e non sistematicamente chiusi, costringendoci all’immobilità.
Al tavolo dei sindaci verrà portata anche la proposta di applicazione del principio contabile del pagamento della tariffa da parte dei Comuni, ovvero pagare una volta ricevuto le somme dai propri cittadini: sappiamo bene che ciò avviene in media dopo 18 mesi dalla data di conferimento, il tempo necessario per completare l’iter amministrativo dei ruoli, l’invio nelle case dei cittadini ed il pagamento da parte degli stessi a cui, in media, viene concessa una rateizzazione di 4 rate bimestrali.
Indispensabile a questo punto un tavolo di concertazione tra tutti gli attori di questa drammatica filiera qual è l’Emergenza Rifiuti in Calabria e lo chiediamo per non esporre oltre le Comunità e gli Amministratori Locali.
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