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Ho appreso con sconcerto dell’ennesimo caso di malasanità verificatosi nella giornata di ieri a Gioia Tauro e che ha visto come vittima inconsapevole il signor Antonio Pioli, il quale trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale Giovanni XXIII ha dovuto attendere, sofferente, ore ed ore, un’ambulanza che lo trasportasse presso il nosocomio di Polistena per una TAC.
Sconcerto ma non stupore considerato che questo stillicidio – reiterato e sempre più diffuso – che investe la sanità della piana è stato a più riprese denunciato dal Sindaco.
Mi sono infatti rivolto più volte – anche pubblicamente – alla dott.ssa Squillacioti lamentando i disservizi e gli sprechi della organizzazione sanitaria , ma senza avere mai alcun riscontro.
Quello di ieri è il triste risultato del quadro desolante delle prestazioni sanitarie che oggi sono garantite ai nostri cittadini.
Non posso esimermi – con l’indipendenza morale che è propria del Sindaco – dal contestare al Commissario Straordinario dell’ASP 5 il fallimento di tutti gli atti di programmazione adottati sino ad oggi: non è stata data alcuna attenzione al concreto fabbisogno sanitario del territorio; non sono stati garantiti i servizi minimi essenziali ( quale certamente è quello di avere soccorso in tempi utili a scongiurare gravissimi danni, anche letali); sono caduti nel nulla gli appelli affinché uno strumento TAC ( fra tutti quelli inutilizzati in strutture addirittura chiuse) fosse destinato a Gioia Tauro. Del pari è caduta nel nulla la richiesta di riapertura dell’ex poliambulatorio interno all’Ospedale gioiese di proprietà dell’Asp 5 che porterebbe un risparmio enorme per le già deboli casse dell’azienda.
E come se non bastasse è di questi giorni la notizia di una possibile chiusura del reparto di urologia, eccellenza del nostro presidio ospedaliero.
La situazione di precarietà dei nostri reparti – oscillanti tra aperture e chiusure temporanee, laddove la temporaneità i in poco tempo diviene realtà definitiva – si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi a danno dei cittadini di Gioia Tauro e di tutti i paesi limitrofi che fruiscono dei nostri servizi ospedalieri.
Quello che è successo ieri non può e non deve lasciarci indifferenti.
E’ solo grazie al personale sanitario del pronto soccorso di Gioia Tauro- che con professionalità e competenza ha prestato la migliore assistenza al sig. Pioli- e ad un pizzico di fortuna che oggi non si stia a commentare un ennesima tragedia.
Quello del Sindaco di Gioia Tauro non può restare solo un appello accorato: oggi diventa una denuncia ferma e risoluta contro un sistema manageriale che fa acqua da tutte le parti e che non risponde neppure alle esigenze minime, primarie, elementari di un paese civile.
Credo fermamente che la dott.ssa Squillacioti debba prendere atto del fallimento clamoroso della sua attività di gestione dell’ASP 5 rassegnando le dimissioni come atto di correttezza ed onestà morale nei confronti dei cittadini e delle istituzioni.
In materia di sanità non possiamo permetterci il lusso di aspettare ancora per dei risultati che dovrebbero essere garantiti da mesi.
Si tratta di mettere in gioco la vita dei cittadini, ed è un gioco al quale non intendo assistere in silenzio.
Al signor Pioli va tutta la mia solidarietà e vicinanza umana e istituzionale con la speranza che la sua disavventura sia monito per qualcuno, forse troppo in alto per percepire i drammi della gente comune, e garanzia che nessun altro debba subire la stessa ingiustizia.
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