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Enrico Costa, professore ordinario dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha presieduto ieri la sua ultima seduta di laurea. Uno tra i docenti più noti della facoltà di Architettura, dalla vasta esperienza professionale e didattica e già presidente del corso di laurea in Urbanistica, dal primo novembre sarà ufficialmente in pensione.
In un’aula gremita da studenti, laureandi e famiglie, è stato salutato dai colleghi e dal personale amministrativo dell’Ateneo, in un momento di profonda partecipazione ed emozione.
Non è voluto mancare il Rettore Pasquale Catanoso che ha reso il suo sincero omaggio al collega che ha dedicato all’Università di Reggio l’intera carriera di docente. “È doveroso per l’Ateneo dire grazie al prof. Costa per gli anni spesi qui, per l’entusiasmo dimostrato nella sua attività di insegnamento. Molti giovani qui laureatisi devono a lui la loro formazione. E grazie alla sua lungimiranza e alla sua tenacia l’Università di Reggio Calabria è stata la prima, insieme alla Ca’ Foscari di Venezia, ad avere un corso di laurea in Urbanistica. Proviamo una riconoscenza autentica e sincera per questo uomo, che è innanzitutto, un uomo di grande cultura”.
Molti i docenti che hanno voluto essere presenti al tavolo di commissione: tra gli altri, il prof. Gianfranco Neri, direttore del dipartimento dArte e Adolfo Santini, prorettore vicario. A conclusione la prof.ssa Panuccio ha consegnato un quadretto con l’effige della Madonna della Consolazione di Reggio Calabria e il prof Costa non ha trattenuto le lacrime.
“Ho dedicato la mia vita alla contaminazione e alla trasversalità dei saperi. Non rimpiango nulla delle scelte fatte, anche quelle non andate a buon fine”, ha detto Costa, ringraziando i presenti. Nelle sue parole il rammarico per la sospensione di quello che è stato la sua principale creatura, il corso di laurea in Urbanistica, e l’accorato invito ai colleghi e al Rettore affinché questa importante esperienza non si spenga del tutto: «Ho l’orgoglio di avere stabilito un rapporto umano e proficuo con la città. Di avere contribuito a costruire un ateneo degno di questo nome e la certezza gramsciana che il filo interrotto del corso di laurea in Urbanistica, noto in Italia e all’estero, dovrà essere riannodato. Sono sicuro che nella Mediterranea si farà avanti più di una persona di buona volontà che ha sempre creduto e crede in un’urbanistica come fattore di sviluppo e non veicolo di speculazione e scempio del paesaggio».
Infine, per lui, messinese di nascita, romano di formazione, reggino d’adozione, un pensiero rivolto alla città, Reggio Calabria, da anni diventata la sua casa. “Una citta non è solo fatta di pietre, strade, edifici: è fatta di uomini. Questa città sembra scorbutica e indifferente, ma in realtà può seguirti e apprezzarti”.
Ma quello di Enrico Costa non è affatto un addio. Come confermato dal rettore Catanoso, continuerà a vivere a Reggio e a collaborare all’Università, risorsa indispensabile per colleghi e studenti.
Enrico Costa
Enrico Costa insegna all’Università Mediterranea di Reggio Calabria dal 1975. Ordinario di Urbanistica, presiede il Corso di laurea in Urbanistica, coordina il Dottorato in Pianificazione Territoriale e ha fondato il Laboratorio di ricerca CinenaCittà e l’omonima Rivista internazionale. Già Direttore del Dipartimento Scienze ambientali e territoriali, è stato componente del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione. Ha concorso alla creazione delle Facoltà di Architettura di Napoli Due e, come componente del Cto, di quella di Catania con sede a Siracusa. Ha lavorato come ricercatore presso il Censis e come consulente presso il Ministero dei Lavori pubblici, ricoprendo ruoli direttivi presso la Lega nazionale delle cooperative e l’Istituto Nazionale di Urbanistica. Autore di importanti piani urbanistici, ha scritto diversi libri e saggi scientifici e ha fondando e diretto collane specializzate; tra queste Magistralis e DeUrbanistica per Città del Sole Edizioni. Dal 2005 è Socio onorario dell’Assurbanisti e nel 2012 gli è stato assegnato il Premio Luigi Malafarina. All’estero ha lavorato a lungo in Tunisia ed è stato Visiting Professor a Boston, Northeastern University, con una Fulbright Grant.
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