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di Giuseppe Toscano
E’ passato un anno dalla scomparsa del professore Antonino Familiari, uscito sconfitto dall’ultima battaglia, che per lungo tempo ha strenuamente combattuto e che lo ha visto contrapposto ad un terribile male. Aveva 85 anni quando si é spento. Uomo vecchio stampo, persona dai valori forti e nobili, è stato uno strenuo difensore del bergamotto. Per oltre un ventennio, la sua è stata una delle voci più autorevoli del comparto. Epiche sono state alcune sue campagne contro il muro di indifferenza generale che rischiava di affossare definitivamente l’oro verde della provincia reggina. Alla guida dell’Assoberg, l’associazione che raggruppava aziende del comprensorio di Melito Porto Salvo, il professore Familiari non ha esitato ad alzare l’indice accusatore, richiamando alla responsabilità tutti coloro che potevano cambiare in positivo il futuro del bergamotto se solo fossero stati un po più solleciti a raccogliere le istanze di chi stava tirando la carretta.
I frutti del suo impegno sono stati rigogliosi come quelli di una pianta di bergamotto nel pieno della maturazione. Negli anni, probabilmente anche grazie ai suoi continui appelli, sono arrivate leggi di tutela del bergamotto, assieme ad altre grosse soddisfazioni. Tra queste la nascita dell’Unionberg, il soggetto, creato assieme all’amico avvocato Ezio Pizzi, che ha calamitato l’adesione della maggioranza dei produttori della provincia. La compattezza raggiunta ha fatto da trampolino per il conseguimento di altri risultati di valore assoluto come la costituzione del consorzio di tutela, il riconoscimento del marchio dop, la riacquistata dignità su un mercato che prima non li prendeva neppure in considerazione, da parte dei produttori.
La sua competenza riguardo al bergamotto era notevole. Non a caso veniva invitato a convegni, seminari, momenti di studio, anche a carattere scientifico, nella qualità di esperto. In tutte le occasioni parlava del bergamotto col medesimo entusiasmo, con identica passione. E chi lo ascoltava non poteva che rimanere ammirato dal suo trasporto. Il professore Antonino Familiari era un autentico spirito battagliero. Lo era stato anche da giovane quando, spinto da un grande spirito patriottico, aveva combattuto da partigiano per la libertà. La sua flemma, la sua signorilità, il suo carattere mite mancheranno sicuramente a tutti.
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