Questo post é stato letto 23020 volte!
di Francesco Iriti
Una situazione lontana da essere risolta positivamente. Sono passati alcuni anni da quando il Torrente Tuccio ha eroso in alcuni punti il muro di sostegno lungo la strada provinciale n.3 Melito-Bagaladi-Gambarie portando via circa cinquanta metri della corsia nord.
Due i punti in cui il rettilineo all’altezza di Prunella, frazione di Melito Porto Salvo, era franato creando non pochi problemi agli automobilisti che sono obbligati a percorrere quella strada per raggiungere i comuni presenti lungo le zone interne.
La strada, infatti, rappresenta l’unica arteria di collegamento e ogni anno deve fare i conti con delle frane in vari punti anche a causa di una scarsa manutenzione dei punti critici. Si è assistito per mesi a dei pericoli persistenti con le due piccole aree solamente transennate in un luogo dove non sono presenti delle illuminazioni. Per fortuna non si è registrato alcun incidente degno di nota tranne un caso in cui un automobilista finì direttamente nella zona sottostante ed adiacente non riportando ingenti ferite.
Con il tempo l’Ente Provincia decise di intervenire bonificando, e mettendo a norma soltanto una delle due grosse voragini nonostante i proclami fossero stati quelli che entrambi i buchi sarebbero stati sanati. E il resto? A distanza di più di due anni dall’intervento, non si ha nessuna notizia sulla data in cui si dovrà riscontrare un epilogo positivo per l’intera vicenda.
Gli automobilisti si trovano di fronte ad una grossa buca resa in parte visibile da della plastica arancione che si utilizza in queste circostanze mentre sul manto stradale è stato creato un piccolo cordolo di cemento per evitare alle auto di finire direttamente nel fosso. Il malcontento dei cittadini è palese e non mancano anche dimostrazioni di disappunto per una vicenda che si protrae nel tempo.
Infatti, alcuni hanno pensato di riversare buste di spazzatura nella zona “incriminata” per far risaltare la pericolosità ubicata nella semicurva che raccorda i due rettilinei. Visti i risultati, tuttavia, non sembra che la protesta abbia avuto effetto, mentre la zona puntualmente viene ripulita.
Ed intanto, durante la notte, gli automobilisti sono obbligati ad usare i lampeggianti per dare precedenza a coloro che provengono dalla direzione opposta in quanto la buca è larga quasi quanto una carreggiata in un luogo dove il rettilineo è composto complessivamente da due corsie, senza via di fuga. Nella speranza che con le piogge invernali, e l’aumento del letto del torrente, non si creino ulteriori disagi, e conseguente smottamento, dell’area in questione.
Questo post é stato letto 23020 volte!