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Il Tribunale di Reggio Calabria presieduto dalla dottoressa Silvana Grasso (Sapone e De Pascale a latere ), ha accolto l’eccezione di incompetenza per territorio formulata dall’avvocato Antonino Napoli ed ha inviato gli atti relativi alla posizione di Verduci Vincenzo, Alvaro Nicola, Italiano Giasone, Rugolo Domenico e Favara Gianluca al Tribunale di Palmi che dovrà così decidere sui capi di imputazione a loro contestati.
L’avvocato Antonino Napoli – difensore di Vincenzo Verduci, aveva evidenziato all’udienza scorsa che il reato di tentata estorsione e danneggiamento aggravato dalla legge antimafia, contestato al proprio assistito, sarebbe stato commesso, in base all’indicazione contenuta nello stesso capo di imputazione, a Scido e, pertanto, era competente per territorio il Tribunale penale di Palmi e non quello di Reggio Calabria non potendosi rinvenire ragioni di connessione soggettiva e teleologica con gli altri imputati e le altre contestazioni del processo Meta.
L’avvocato Napoli aveva sostenuto che la competenza della Procura Distrettuale Antimafia e del Giudice dell’Udienza Preliminare è una competenza funzionale poiché vi è la contestazione dell’aggravante dell’art. 7 della Legge 203/91. Il Giudice dell’Udienza Preliminare, tuttavia, avrebbe dovuto rinviare a giudizio Vincenzo Verduci davanti al giudice naturale, competente per territorio, che è il Tribunale di Palmi non operando, per il giudice del dibattimento, la competenza funzionale del Tribunale distrettuale né ravvisandosi ragioni di connessione.
All’eccezione si erano associati gli avvocati Francesco Calabrese, Luciano Battista e Concetto Pirrottina
Il P.M., dott. Vincenzo Lombardo, si era opposto all’eccezione formulata dalle difesa evidenziando che solo l’avvocato Antonino Napoli, difesore di Verduci, aveva coltivato la medesima eccezione all’udienza preliminare.
Il Tribunale, dopo aver stralciato la posizione dei predetti imputati, all’udienza di rinvio ha riconosciuto fondate tutte le eccezioni del predetto difensore rinviando gli atti a Palmi.
La trance più importate del procedimento che vede imputati, tra gli altri, Giuseppe De Stefano, Giovanni Tegano, Pasquale Libri e Pasquale Condello, è rimasto a Reggio Calabria.
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