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Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – è intervenuto, questa mattina, come ospite, alla trasmissione televisiva del primo canale Rai “Uno Mattina”.
Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista, Michele Cucuzza, ha preso parte, in collegamento telefonico, anche il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone. Il Presidente della Regione si è soffermato sul alcuni temi proposti dal condutture, tra i quali quello legato alla legalità ed al contrasto alla criminalità organizzata.
In merito all’invio dell’Esercito a Reggio Calabria, a seguito degli attentati ed agli atti intimidatori ai magistrati e alle sedi delle Procure, Scopelliti ha dichiarato di essere stato, “in passato sempre contrario. Oggi, alla luce di quanto successo in questi ultimi mesi condivido un altro aspetto, perchè la presenza dei militari sarà quasi invisibile. Saranno utilizzati in alcuni punti strategici all’interno dei palazzi di giustizia, alleggerendo il lavoro delle forze dell’ordine che saranno, quindi, impiegati sul territorio per mansioni e funzioni diverse.
Allo stesso modo abbiamo avuto conferma, direttamente dal Capo della Polizia, che è stato deciso l’invio di altre quaranta unità tra poliziotti e carabinieri, altamente specializzate nel contrasto alla criminalità”. Sulle intimidazioni e le minacce giunte anche alla Presidenza della Regione Calabria, Scopelliti ha affermato: “Questa escalation di attentanti e atti intimidatori sono una chiara volontà di destabilizzare la positiva azione dello Stato.
Nel caso più specifico della Calabria, penso che la nostra concreta azione di riordino del sistema sanitario regionale della Calabria, abbia toccato interessi consolidati, lobby affaristiche che hanno contatti con poteri trasversali”. Su “Sanità e Piano di Rientro” ha detto: “Stiamo superando la definizione del cosiddetto ‘bilancio orale’ – ha dichiarato il Presidente Scopelliti – entro pochi giorni saremo in grado di dichiarare il dato reale del disavanzo nel comparto sanità.
Per quanto riguarda il Piano di Rientro, si tratta principalmente di una razionalizzazione della rete ospedaliera. Diciotto ospedali saranno riconvertiti, con un miglioramento della rete sanitaria territoriale, l’integrazione dei servizi offerti dalle strutture private e pubbliche ed una razionalizzazione della spesa, con una seria lotta agli sprechi sanitari. Si tratta, ovviamente, di azioni che non piacciono a chi, in questi anni, ha guadagnato sulle spalle dei calabresi”.
Su “Infrastrutture e sviluppo”: “E’ la vera grande sfida per il futuro della nostra regione – ha affermato il Presidente Scopelliti – l’impegno del Governo Berlusconi con il cosiddetto ‘Piano per il Sud’, offre grandi chance a tutto il Mezzogiorno.
Abbiamo letto con ottimismo le dichiarazioni del presidente dell’Anas, Ciucci, in merito al completamento dell’A3 Salerno-Reggio per il 2013, si tratta di una data non vicina ma neanche molto lontana. Siamo fortemente convinti che la rete infrastrutturale, che comprenda anche l’alta velocità nel ferrato ed il Ponte sullo Stretto, siano tutte opere che possono colmare il grande divario con il resto del Paese. Ritengo, comunque, che il futuro sviluppo per la Calabria vada indirizzato nei rapporti che saremo in grado di instaurare con il Paesi a Sud del Mediterraneo, l’obiettivo è essere baricentrici all’interno di un’area con circa seicento milioni di abitanti.
Si tratta di un’opportunità davvero concreta per le nostre imprese per avviare contatti internazionali, promuovendo, altresì, i nostri poli culturali regionali”.
In riferimento alle recenti dichiarazioni del Presidente del Veneto Zaia: ”L’unica differenza tra noi – ha dichiarato il Presidente Scopelliti – è che il presidente Zaia, in Veneto, ha ereditato dal suo predecessore, Galan, una Regione virtuosa, mentre in Calabria, il mio predecessore, Loiero, ha lasciato una Regione disastrata. Per il Sud spesso si ragiona con gli stessi luoghi comuni del passato; i risultati delle nostre azioni politiche si vedranno con il tempo, l’appuntamento in Calabria è tra cinque anni.
La sfida federalista non ci preoccupa l’importante – ha aggiunto il Presidente Scopelliti – è che il nuovo Mezzogiorno sia salvaguardato. Da parte nostra non c’e’ nessuna chiusura aprioristica sulla questione del federalismo fiscale”.
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