Il presidente di Confindustria Turismo di Reggio Calabria interviene su Aurea

giuseppe nucera con la figlia marilù in occasione di una fiera del turismo

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giuseppe nucera con la figlia marilù in occasione di una fiera del turismo
giuseppe nucera con la figlia marilù in occasione di una fiera del turismo

La Calabria, tra le tante sue caratteristiche attrattive, è anche una terra di pellegrinaggi: il Santuario di San Francesco da Paola, la Madonna dello Scoglio e Fratel Cosimo a Placanica, i luoghi dove ha vissuto la mistica di Paravati, Natuzza Evolo o il Santuario della Madonna di Polsi in Aspromonte, tanto per citare alcuni, sono mete di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Attorno a questi luoghi c’è un territorio ricco di elementi di interesse turistico: beni culturali, siti archeologici, musei, chiese e paesaggi di grande fascino e prodotti agroalimentari che arricchiscono la tavola dei buongustai. Mettere assieme tutti questi valori rende la regione una destinazione di grande interesse per le organizzazioni che gestiscono flussi turistici”. Così il Presidente di Confindustria Turismo di Reggio Calabria, Giuseppe Nucera, commentando l’edizione calabrese di Aurea, Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette, recentemente conclusasi.

In questo contesto si è ben inserito il workshop sul turismo religioso compreso nella manifestazione Aurea, svoltosi recentemente a Paola (CS), nel salone del Santuario di San Francesco da Paola. Infatti, gli imprenditori turistici calabresi hanno risposto positivamente all’iniziativa, presentando, agli oltre 50 buyer provenienti dal nord Italia e dall’estero, le loro offerte di ospitalità. Se un evento si può giudicare dal primo contatto – continua Nucera – oggi possiamo dire che questa iniziativa inciderà positivamente sullo sviluppo turistico della Calabria. Anche grazie ad Aurea, possiamo affermare con maggiore convinzione che in Calabria si ha la possibilità di trascorrere una vacanza all’insegna dell’arricchimento culturale, ritemprando il proprio spirito nei luoghi di meditazione e di preghiera. Non è stato un caso se Brunone di Colonia ha preferito il silenzio dei boschi delle serre calabresi per fondare l’ordine dei Certosini e se la Certosa a Serra San Bruno, dopo secoli, è ancora un luogo di riferimento per gli uomini di fede e per le autorità religiose. È ancora impressa nella memoria dei calabresi, laici e cattolici, la visita che il Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II, fece al Monastero della Certosa di Serra San Bruno. In Calabria si può passare dai luoghi di fede di millenaria memoria ai luoghi più recenti della devozione popolare, come quello di Natuzza di Paravati, piccolo centro del Vibonese, ai piede delle stesse Serre.

Tutto ciò è la rappresentazione di una terra ricca di religiosità, di storia e di cultura. È una sfida che noi imprenditori turistici abbiamo colto e sicuramente, come già fatto in passato, sapremo dare le giuste risposte a quanti ci chiederanno di visitare la Calabria. Assieme a noi – conclude il Presidente di Confindustria Turismo di Reggio Calabria – dobbiamo avere vicine anche le istituzioni locali e, in particolar modo, la Regione Calabria, che farà certamente la sua parte, sostenendo con la promozione e gli incentivi previsti dalla legge charter, i tanti arrivi attesi dei gruppi di religiosi”.

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Author: Cristina

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