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I Giovani/e Comunisti/e di Reggio Calabria esprimono solidarietà rispetto all’agitazione indetta dal Comitato Nazionale dei Ricercatori Universitari contro il DDL Gelmini. Questo decreto, in sostanza, ratifica la messa ad esaurimento del ruolo sostituendola con la figura, di fatto già precaria, del ricercatore a tempo determinato, senza prevedere alcun riconoscimento dell’attività didattica svolta.
Il tutto rende il ruolo del ricercatore una figura marginale all’interno degli organi di ateneo e chiude ogni prospettiva futura di carriera lavorativa.
Noi diciamo no a queste scelte sciagurate del Governo che, invece di incentivare la ricerca come unica vera fonte di rilancio dell’economia del Paese, effettuano continui tagli e ridimensionamenti nel settore, collocando l’Italia in coda ai Paesi europei per investimenti nelle università e nella formazione.
Non dimentichiamo che i ricercatori mantengono un’elevata qualità nella didattica erogata, ricoprendo incarichi didattici nei diversi atenei italiani ed, in particolare, nella Facoltà reggina di Ingegneria.
Al fine di scongiurare queste prospettive, i Giovani/e Comunisti/e sostengono i ricercatori nel dissenso al DDL Gelmini, con l’obiettivo di persuadere questo governo miope ad includere meccanismi che consentano un riconoscimento per l’attività svolta, con un successivo inserimento definitivo nel corpo docente.
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