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Plauso da parte del Presidente della Commissione consiliare Politiche sociali e componente Tavolo tecnico dei Servizi Sociali – dr.Francesco Plateroti, all’iniziativa “Abilmente io…” organizzata dalla Sezione Zonale n.214 EMMAUS dell’Associazione di Volontariato Istituto per la Famiglia-onlus , con sede presso il CCM – Centro Cristiano del Mediterraneo, in costruzione su un terreno confiscato alla criminalità organizzata. L’evento,con ingresso libero e gratuito, patrocinato dall’Amministrazione Provinciale e dal Comune di Reggio Calabria, ha visto il Centro Cristiano divenire un LABORATORIO ARTISTICO all’aperto, con numerosi punti di ANIMAZIONE E TANTO DIVERTIMENTO PER ADULTI E BAMBINI: MUSICA, CANTO, TEATRO, GIOCHI, CONVIVIO CON LA “CRISPELLATA” e numerose e variegate ATTIVITÀ E PERCORSI PENSATI PER FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE ANCHE DI PERSONE CON DISABILITÀ.
“Ho accolto con piacere ed interesse l’evento Abilmente io.., per le finalità della manifestazione e per l’originalità dell’iniziativa – ha dichiarato il Presidente Plateroti – ritengo fondamentale la modalità relazionale tra le persone con disabilità e le normodotate, in quanto si propongono nella direzione giusta per il raggiungimento dell’obiettivo dell’inclusione eliminando tutte quelle barriere culturali che costruiscono una linea di demarcazione partendo dalla concezione del”noi e loro”.
“Ebbene – ha proseguito il componente del Tavolo Tecnico dei Servizi Sociali – l’attività partecipata, anche con il coinvolgimento delle famiglie, così come prospettata nella manifestazione, mira all’abbattimento di questa linea di confine, che, a volte, porta fino all’emarginazione, determinando tensioni sociali.
E’fondamentale avvicinarsi e condividere l’esistenza con tutti gli esseri umani, dove ogni singolo, nella propria condizione e realtà può dare un contributo sia ideativo che fattivo alla società civile.” Il Presidente della Commissione consiliare Politiche Sociali ha poi espresso in esempio per tutti: “nel caso dell’autismo, comunemente si è portati a credere che il soggetto autistico è privo di emozioni e che poco riesce a comprendere, convinzione che ci porta alla rinuncia nell’approccio sociale. Bene nulla di più sbagliato! Il soggetto autistico ha una enorme cassa di risonanza emotiva ed affettiva, solo che non riesce a renderla palese, ad esprimerla. Stessa cosa per quanto riguarda gli stimoli che riceve.
Pertanto, non bisogna farsi scoraggiare dall’apparenza, rinunciando alla relazione interpersonale, perché spesso, quando le speranze stanno per esaurirsi, a sorpresa si viene premiati con delle risposte inaspettate.Ben vengano dunque attività di inclusione così partecipate e inclusive”.
Il Presidente della Commissione Politiche Sociali – Dr. Francesco PLATEROTI
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