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Le mareggiate delle ultime settimane hanno inflitto un ulteriore e durissimo colpo al litorale di Bocale, spazzando via una delle spiagge più belle e frequentate della nostra città.
Da anni, ormai, la grave problematica viene segnalata dai cittadini e dal Gruppo consiliare del Partito Democratico, oltre che dalla Pro Loco. Tuttavia, ad oggi, il nodo resta irrisolto e ciò rappresenta un’altra manifestazione lampante della politica fallimentare delle parole e non dei fatti portata avanti dal Centrodestra.
Sono state tante, infatti, le promesse non mantenute da parte dei vari esponenti del Pdl che hanno governato il territorio a tutti i livelli, dall’onorevole Lella Golfo, dal Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti al Presidente e al Vicepresidente della Provincia, rispettivamente Giuseppe Raffa e Giovanni Verduci fino all’ex Sindaco Demetrio Arena.
Tutti avevano promesso impegni e finanziamenti ma il risultato concreto è che al posto di quelli che prima erano chilometri di spiaggia, adesso ci ritroviamo una muraglia di massi gettati in mare per affrontare l’emergenza e salvaguardare le abitazioni.
E, proprio in ambito provinciale, sorgono seri dubbi sull’efficacia degli interventi posti in essere dall’istituzione presieduta da Raffa che, allo stato attuale, non sono stati per nulla risolutivi. L’attività posta in essere dallo stesso ente sulla messa in sicurezza del sito, infatti, si è rivelata insufficiente a tutelare tutto lo straordinario patrimonio offerto dalla spiaggia di Bocale.
Difatti hanno inciso su un tratto ridotto di litorale e sono stati finalizzati solo in forma limitata al ripascimento costiero. Occorre, invece, progettare e definire un intervento complessivo sull’intero tratto costiero bocalese che ne garantisca seriamente la sicurezza e la valorizzazione.
La richiesta, quindi, è rivolta per l’ennesima volta alla Regione Calabria affinché si faccia carico dell’emergenza ed avvii una seria politica di programmazione degli interventi a salvaguardia della costa, che si estende dal territorio di Lazzaro fino a Punta Pellaro. Un’azione che dev’essere precisa e capillare, indirizzata anche a salvaguardare l’attività dei pescatori e degli operatori turistici del territorio. Quest’area del litorale reggino rappresenta un bene collettivo di eccezionale valore per l’intera comunità.
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