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Il Partito Democratico reggino ritiene che la questione relativa al dissesto dell’Atam, dopo la riunione in Prefettura tra sindacati, vertici dell’azienda e della Regione, continua ad essere assolutamente irrisolta.
Il fatto che la Regione abbia promesso a breve il pagamento delle mensilità di luglio e agosto con un’anticipazione della cassa regionale, non dà infatti alcuna rassicurazione per il futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori. I prossimi mesi saranno terribili per l’Atam e per tutto il trasporto pubblico locale visto che la Regione Calabria non ha la copertura finanziaria per i contratti di servizio dei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Si tratta di 30 milioni di euro dei fondi Fas 2013/14 il cui emendamento è stato bocciato al Senato a causa della mancanza di un piano di razionalizzazione della spesa. Ancora una volta questo governo regionale ha preteso senza offrire, come invece sarebbe ovvio, un progetto o una pianificazione degli interventi. Questa mancanza di fondi rischia di comportare di fatto non più un taglio del 50% dei servizi, bensì la loro totale assenza, quindi il 100%.
In merito agli annunciati 1 milione e 600 mila euro di finanziamento, l’assessore Fedele ha ancora una volta tergiversato, così come sull’offerta di accordo bonario fatta a suo tempo. La verità è che i soldi la Regione non li ha per l’Atam, nel recentissimo passato ha prodotto atti penalizzanti nei suoi confronti e a tutt’oggi continua a perdere tempo per ragioni di opportunità legate agli errori commessi. In compenso si continua a dire ai lavoratori e ai sindacati di stare tranquilli. Ma come farebbe l’assessore Fedele a stare tranquillo se non gli pagassero il suo (peraltro molto più cospicuo) stipendio da mesi e se non ci fosse nessun oggettivo spiraglio di luce per il futuro dell’azienda per la quale lavora? Si continua a parlare di anticipazioni di cassa e di mutui e prestiti per saldare qualche mensilità ai lavoratori, come se poi questi soldi non dovessero essere restituiti con tanto di interessi, che andranno ovviamente ad essere pagati dai contribuenti.
Il metodo di pianificazione prima, di deliberazione e di gestione poi è completamente fallimentare e sta portando al collasso un’azienda come l’Atam per la quale il governo regionale di centrosinistra aveva invece fatto tanto nella perfetta consapevolezza della sua importanza.
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