Il modello Reggio ha cambiato casa

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Riceviamo e pubblichiamo dal Portavoce Rocco Caridi Movimento Benvenuti al Sud

“Chissà cosa diranno, adesso, i nostri detrattori, per giustificare il pericolo che la città si trovi a dover fronteggiare una situazione di bilancio che gli atti (e i fatti) dimostrano in “sofferenza” a causa di scelte sciagurate, che ne hanno minato la solidità tanto da costringere, gli amministratori, ad adottare ad inizio anno tre delibere che vanno tutte nella stessa direzione, di fronteggiare una situazione prossima al collasso, nonostante i cittadini siano stati spremuti come limoni.

Questo è quanto emerge da alcune delibere del gennaio scorso, con le quali l’Ente « per assicurare la liquidità finanziaria necessaria a garantire il pagamento delle retribuzioni al personale dipendente, l’assolvimento delle spese obbligatorie e degli impegni assunti nei confronti dei creditori», ha inteso adottare una deliberazione – come prevede la norma – che consentirà di ricorrere all’anticipazione di tesoreria.

In buona sostanza, l’Ente si trova in una situazione di carenza di liquidità, come dimostra la delibera successiva che autorizza il “tesoriere” ad utilizzare i fondi a specifica destinazione. Quei fondi, cioè, vincolati per legge per determinati scopi.

Come, però, spesso accade, nemmeno un esperto di contabilità pubblica è in grado di muoversi tra i gangli oscuri di un linguaggio criptato, dove anche le cifre appaiono codificate come i geroglifici ma che dimostrano ampiamente uno stato di sofferenza di bilancio.

Sofferenza cui si arriva anche per altri versi, perché i ritardi accumulati nella realizzazione, ad esempio, dell’adeguamento sismico delle scuole, realizzato attraverso finanziamenti statali e regionali, sono stati lungamente utilizzati per le spese correnti. Così come i proventi delle multe o quelli dei “Fondi Ecopass”.

Manifestazioni ludiche, feste e festini, finanziamenti a pioggia per tentare di fare clientela, privatizzando rifiuti, acqua, pulizia delle strade ed ogni altra attività, con l’obiettivo di assunzioni clientelari che, specie a ridosso delle elezioni, costituiscono un irrinunciabile serbatoio di voti, nel silenzio generale.

A nulla, peraltro, sono serviti i richiami della Corte dei Conti perché venisse garantita la chiarezza e la trasparenza di un bilancio che appare caratterizzato da “creatività” e dall’impegno a garantirne l’impossibilità di decifrarlo per ovvie e intuibili ragioni.

Adesso, dunque, aspettiamo che i soliti noti ci dicano che le delibere sono state adottate perché lo impone la legge ed altre giustificazioni di comodo, pur sapendo bene che la legge impone l’adozione di questi atti ai soli Enti che ne abbiano necessità.

La verità è che occorre prendere atto che il “Modello Reggio” ha cambiato casa e visto che le istituzioni preposte soffrono di “strabismo, è solo una questione di tempo ed anche i villesi se ne accorgeranno”.

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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